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Leverkusen, Garcia: “Le sfide contro il Bayer saranno decisive. Dzeko e Rudiger sono pronti” Florenzi: “Dovremo avere un altro piglio rispetto a Borisov”

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Rudi Garcia e Alessandro Florenzi si sono presentati in sala stampa per la conferenza di presentazione della sfida di Champions contro il Bayer Leverkusen. Queste le risposte date ai cronisti presenti:

La Roma, nonostante è stabilmente al secondo posto in Serie A da ormai tre anni, non ha ancora fatto il salto di qualità a livello internazionale. Come mai?
Florenzi: “Era tanto che non giocavamo in Champions, e nonostante abbiamo fatto bene siamo usciti. Quest’anno vogliamo fare meglio, e tutto parte dalla partita di domani”

Rudiger e Dzeko sono pronti dal 1’?
Garcia: “Sono pronti, ma forse non hanno i 90 minuti. Per un difensore centrale servono meno sforzi che per un attaccante, ma possono essere utilizzati. A parte Keita e Totti, non contando i lungodegenti, sono tutti a disposizione”

Cosa teme del Bayer Leverkusen, considerando le dichiarazioni di Schmidt che ha detto che la vittoria si giocherà sul fattore pressing?
G: “È una buona squadra, fa pressing alto, ritmo alto, ha fatto bene in Champions, meno bene in campionato. Ha giocatori di alto livello, domani sarà una grande gara. Noi arriviamo qui per fare risultato; sono 15 anni che la Roma non fa risultato in Germania, ma domani cercheremo di fare l’exploit. Come ha detto Flore queste partite sono decisive per passare, perché altrimenti diventa troppo tardi. Domani possiamo fare un bel salto verso la qualificazione vincendo, e domenica possiamo andare in testa al campionato. È una bella settimana”

Come approccerete questa gara, dopo la brutta sconfitta contro il Bate?
F: “La dovremo affrontare diversamente da Borisov, con un altro piglio.  Dovremo essere concentrati per 90’, tutti uniti per raggiungere l’obiettivo, che è quello di fare punti”

Con la sconfitta di Borisov è definitivamente tramontata l’idea di utilizzare tre attaccanti? È troppo spregiudicata? È più equilibrata la squadra con il 4-4-2?
G: “Si e no. Abbiamo vinto contro l’Empoli con i tre attaccanti. Mentre nel secondo tempo a Borisov, o a Palermo abbiamo fatto benissimo con il 4-4-2. Posso variare più moduli. Domani sarà l’atteggiamento la cosa importante; noi abbiamo gli stimoli per fare bene. Sarà una gara piacevole, dai ritmi alti”

Nella sua carriera in Champions ha vinto solo 3 partite. Vuole migliorare? Come sta Iago Falqué?
G: “Io voglio sempre vincere. Non parlo di Lille, perché è un’altra storia. Alla Roma ho fatto 8 partite, nessuna naturalmente il primo anno. Abbiamo affrontato due volte il Bayern Monaco, due volte il Manchester City, il Barcellona. Vogliamo far punti, è inutile guardare al passato. Se non facciamo bene domani, non avremo più il destino nelle nostre mani. Vincendo invece facciamo un bel passo avanti. Iago sta bene”

Ritieni che dopo la rete realizzata contro il Barcellona ci siano più attenzioni su di te a livello internazionale?
F: “Lo spero, vuol dire che sto facendo buone cose, a parte il gol. Lavoro per diventare un grande giocatore, per il bene della Roma, della Nazionale, e per essere importante a livello internazionale”

Lei giustamente dice spesso che queste sono partite facili da preparare, perché da sole contribuiscono a dare la carica. Per portare il “patrimonio” visto in Italia anche in Europa, secondo lei serve più applicazione tattica, maggiore continuità o un aspetto psicologico da mantenere sul campo?
G: “Stiamo facendo esperienza. Non vuol dire non avere ambizione, perché la nostra ambizione è superare il girone. In questa squadra per fortuna sono arrivati giocatori che conoscono la Champions, ma ce ne sono altri che sono alle prime armi in questo campionato. Si tratta di un mini campionato, se vinci ti avvicini all’obiettivo, se non lo fai ti allontani. Siamo consapevoli dell’importanza delle prossime due partite. Dovremo trasferire qui quello che di buono abbiamo fatto in campionato, dove siamo secondi. Non dobbiamo permettere all’avversario di sfruttare le sue qualità, e il Leverkusen ne ha tante. Dall’inizio della stagione abbiamo subito troppi gol, dobbiamo trovare più equilibrio già all’interno della stessa partita”

Quanto le è stato utile vedere i due match della Lazio contro il Leverkusen per preparare la gara?
G: “Dal primo luglio hanno giocato 14 partite, le prime due erano amichevoli. Ci sono cose che tornano nel gioco loro, altre meno. Non è perfetta, come non è la Roma. L’abbiamo studiata bene, abbiamo mostrato le loro caratteristiche ai giocatori. Sono piccolissimi dettagli a fare la differenza, come un calcio di punizione. Come contro l’Empoli, ho già comunicato l’importanza del mio staff nel preparare i giocatori alle future sfide”

Quali sono i punti di contatto che trovi tra Garcia e Conte?
F: Sono due allenatori bravi, e stanno tirando fuori il meglio di me. Sono felice di ripagarli con queste prestazioni, ma non devo smettere di lavorare. Questo è solo l’inizio per me”.

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