Lione-Roma, SPALLETTI: “Non dovremo concedere spazi al Lione. La Roma è forte,...

Lione-Roma, SPALLETTI: “Non dovremo concedere spazi al Lione. La Roma è forte, non partecipo al disfattismo generale. Tutto è ancora alla portata”

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CONFERENZA STAMPA – Le parole di mister Spalletti alla vigilia di Lione-Roma, andata degli ottavi di finale d’Europa League:

Che partita si aspetta?
“Come abbiamo visto anche nelle partite che loro hanno disputato contro la Juventus, dove giocarono due buonissime partite, sarà una partita difficile perchè il livello del campionato francese è salito negli ultimi anni, si può fare un paragone rispetto a quando ci abbiamo giocato 10 anni fa, c’era solo il Lione come squadra forte. Oggi c’è il Psg, il Nizza, il Monaco, la competitività del campionato è salita, prima c’era possibilità di sorprenderli, oggi sono abituati a gare di alto livello. E’ chiaro che hanno quelle qualità indiscutibili, sarà fondamentale non giocare a campo aperto, per la velocità che hanno quelli davanti come Lacazette, se gli lasci spazi grandi è un giocatore che riesce a sfruttare nella sua totalità le qualità che possiede. Si va a morderli forte oppure lasciargli il pallino e stare attenti dietro, senza rimanere nella via di mezzo che può comportargli dei vantaggi”

Dopo la sconfitta con il Napoli ha detto che la Roma non è stanca. I tanti impegni ravvicinati hanno tolto energie mentali?
“Quando si parla di stanchezza, non si tocca solo il valore muscolare, ma diventa sempre più importante il livello psicologico. Mi è successo di subentrare qualche volta, si era fatta questa valutazione lo scorso anno quando arrivai, se avessi detto alla squadra “siete stanchi, si rifa la preparazione” voleva dire dare due mesi di vacanza alla squadra. Noi abbiamo giocato con due squadre forti, dove forse sbagliando qualcosa siamo comunque rimasti bene in partita e mentre in altri casi qualcosa ci ha girato a favore, in queste due gare sono state più le cose che ci hanno girato contro. Poi è chiaro che sono tante partite, l’ho detto nel recente passato, ma nutro fiducia nelle capacità extra dei miei calciatori, ho solo questa strada. Non partecipo al disfattismo che c’è ora intorno alla squadra. Ci siamo guadagnati con il sudore questo livello di calcio che ci stiamo giocando adesso, ce lo siamo guadagnati e ce lo siamo giocati, ora ce lo vogliamo riprendere, ci sono delle complicazioni da superare, ma ci stanno. Siamo una squadra forte che sa trovare le soluzioni, due sconfitte che fanno male, ma sono solo due sconfitte al momento, poi più avanti si vedrà chi avrà avuto ragione. Abbiamo la consapevolezza che è tutto ancora a portata di mano, abbiamo perso quel piccolo vantaggio che ci faceva stare tranquilli, ma gente forte deve avere la testa forte per sopportare qualche tensione in più”

Nel 2007 qui ha vinto, qual è il suo obiettivo per domani?
“Questo tipo di sfide si giocano considerando anche il ritorno, in 180 minuti. Partir bene, far bene fuori casa diventa un vantaggio importante. Si prova a fare la partita, avendo tutte quelle attenzioni che il caso vuole, si prova a giocarsi la partita, tentanto di vincerla, mantenendo equilibrio”

Dopo la partita di Napoli tornerai a 3 dietro? Come è cambiato Spalletti da 10 anni a questa parte?
“La partita con il Napoli si è giocata come tante altre, anche se si sta a tre, si va a difendere in quattro, dipende da quello che fanno gli altri, per non regalare un uomo in fase difensiva, dove ti schiaccerebbero con più facilità, ci sono delle scalature, che ti permettono di avere un uomo in più sulla linea difensiva, conta poco. Se io metto Peres come quinto a destro, gli faccio attaccare il terzino sinistro, Rudiger fa il terzino destro, al di là dei numeri, conta il modo in cui difendi. La fa sempre la differenza il modo di attaccare degli avversari, che ti obbliga a fare delle scalature per comporre un equilibrio difensivo. Quando è uscito Fazio c’era una partita consumata per due terzi e aveva bisogno, in base al risultato, di qualcosa in più. Io sono peggiorato in tutto, più nervoso, vedo ombre dappertutto, non mi si può star vicino. E’ giusto il messaggio che avete mandato al presidente: persona pericolosa, non lo prenda, secondo me è la versione giusta di me. Non ho il permesso di dirlo, me lo deve dare Pallotta, sono peggiorato in tutto, una roba difficile”

Ha chiesto informazioni a Grenier sul Lione?
“No”


SPALLETTI a SKY SPORT:

Partiamo dai ricordi: ha ripensato al 2-0 di 10 anni fa?
Quella li era una squadra differente, veniva da 7 campionati vinti di fila, ora è indietro in classifica ma il livello del campionato è cresciuto, sarà difficile cogliergli di sorpresa.

Roma stanca?
Quando si gioca in pochi giorni la stanchezza c’è, sia di fisico che di testa. Non fa bene parlarne di continuo, sapevamo che sarebbe stato un periodo fondamentale. Ci siamo rigiocati un po’ di quello che avevamo guadagnato, vogliamo riprendercelo perché è roba nostra.

Troppo disfattismo attorno alla Roma?
Il nostro mondo è un po’ così, specie quello attorno alla Roma. Vogliamo essere i primi sempre in tutto, quando qualcosa non  va bene è facile buttare via un anno di lavoro. Ma abbiamo perso 2 partite, dobbiamo fare meglio ma il nostro futuro è tutto a portata di mano.

Come è cambiato Spalletti 10 anni dopo?
Qualche esperienza ce la siamo fatta, siamo andati in giro per il mondo a vedere come gli altri ragionano. Se resti a Roma far il giornalista e basta (ride, ndr).

Abbiamo l’impressione che non le tocchi niente, è così?
Invece sono sensibile a tutto e mi prendo tutto a cuore. E’ un mio difetto. Gli ultimi risultati della Roma sono la cosa che mi dà più fastidio, mi devo impegnare a far partecipare tutti al prossimo incontro. Per cui sotto questo aspetto devo ancora fare passi avanti.

Il Napoli visto ieri sera?
E’ una buona squadra che ha giocato un buon calcio per lunghi tratti. La Roma, contro di loro, non ha fatto male come si è detto. Il Napoli ci è stato superiore per qualche momento, noi non siamo stati fortunatissimi e hanno portato a casa il risultato. Sono d’accordo con l’analisi di oggi, con il Real hanno giocato un calcio eccezionale ma per un particolare gli si è messo tutto di traverso.

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