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LIVE Arresto De Vito, l’accusa è di corruzione: “Favorito il gruppo Parnasi su interessi privatistici”. La Raggi: “Nessuno sconto per chi ha sbagliato”. Ielo: “As Roma estranea”

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Nuovo terremoto giudiziario nel Movimento 5 Stelle romano e indirettamente sullo stadio della Roma. Dopo l’inchiesta Rinascimento dello scorso giugno, questa mattina sono scattati nuovi provvedimenti d’arresto. Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina è stato infatti arrestato all’alba con l’accusa di corruzione. I carabinieri di Via In Selci hanno perquisito il suo appartamento. L’esponente grillino avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni, questa l’ipotesi dei pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, dal costruttore Luca Parnasi.

De Vito, in cambio, avrebbe promesso – all’interno dell’amministrazione pentastellata guidata dalla sindaca Virginia Raggi – di favorire il progetto collegato allo stadio della Roma.

Il nome di De Vito compariva spesso nell’ordinanza che aveva portato all’arresto di Parnasi e di Luca Lanzalone ex presidente di Acea lo scorso giugno. Da quella inchiesta sono finite a processo 18 persone, accusate di aver messo in piedi un sistema corruttivo per la costruzione dell’impianto del club giallorosso, progetto che dovrebbe sorgere a Tor di Valle. I pm avevano messo nel mirino nomi di spicco dell’imprenditoria e politica romana come il costruttore Parnasi e gli esponenti di Pd e Fi, Pier Michele Civita, Adriano Palozzi e Davide Bordoni.

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15.51 – Al termine dell’interrogatorio che si è tenuto nella caserma del Nucleo investigativo dei Carabinieri di via In Selci, il presidente del Consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, è stato portato nel carcere di Regina Coeli. L’ingresso nel penitenziario è avvenuto intorno alle 15.30.

15.50 – «Il tempo non ha fatto altro che confermare le mie preoccupazioni. Nel giugno del 2017 quando si votava la nuova delibera sul pubblico interesse dello Stadio della Roma scrissi una lettera pubblica a Marcello De Vito, per il suo ruolo di presidente dell’assemblea capitolina, segnalando le criticità». A dirlo all’agenzia di stampa il presidente del III municipio Giovanni Caudoex assessore all’Urbanistica della Giunta Marino che in quell’occasione aveva prospettato «meno patrimonializzazione per il pubblico, più profitti per il privato e potenziali debiti per la collettività».

«Ogni giorno i romani sperimentano le difficoltà dopo tre anni di amministrazione Raggi e quello che è successo oggi – sottolinea Caudo – rende ancora più chiaro il quadro».

(adnkronos)

15.48 –  Oltre 230mila euro sono stati erogati e 160mila sono stati promessi a Marcello De Vito e l’amico avvocato Camillo Mezzacapo dai gruppi imprenditoriali coinvolti nell’inchiesta che ha portato in carcere entrambi. È quanto accertato dall’analisi dei flussi finanziari sulle società attraverso le quali Camillo Mezzacapo avrebbe ricevuto una serie di consulenze-tangenti prima di girarle sul conto della Mdl srl, che secondo il Gip era una sorta di «cassaforte» nata per custodire i profitti raccolti illecitamente da Marcello De Vito e l’amico.

14.15 – Il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e l’avvocato Camillo Mezzacapo erano diventati cauti e dopo l’arresto l’arresto dell’imprenditore Parnasi cercavano di «tenere nascosto il loro rapporto» e si incontravano con «modalità assolutamente clandestine».Come si legge nell’ordinanza di arresto del gip, i due temevano «che i rapporti corruttivi da loro intrattenuti con lo stesso Parnasi potessero portare gli inquirenti a focalizzare le attenzioni investigative su di loro». Così iniziano anche ad essere più attenti quando si incontrano o parlano al telefono.

Lo scorso 2 febbraio i due si incontrano infatti attraverso Luca Bardelli, titolare di una concessionaria romana, nel locale del rivenditore quando era chiuso. Bardelli telefona a Mezzacapo chiedendogli di raggiungerlo urgentemente perché doveva fargli provare una Range Rover, sottolineando di raggiungerlo immediatamente perché la persona con cui doveva incontrarsi si trovava in quel momento con lui. In pochi minuti Mezzacapo raggiunge la concessionaria in quel momento chiusa e dopo circa un’ora viene visto uscire assieme a De Vito dalla concessionaria e una terza persona ed allontanarsi dal luogo.

10.40 – Il sindaco Virginia Raggi sulla vicenda: “Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici. Una cosa è certa: nessuna indulgenza per chi sbaglia. Ho dichiarato guerra alla corruzione e respinto i tentativi di chi vuole fermare l’azione di pulizia che portiamo avanti. Qui non c’è spazio per ambiguità. Non c’è spazio per chi immagina di poter tornare al passato e contaminare il nostro lavoro. Avanti fino in fondo, senza se e senza ma, per la legalità”.

10.07 – “Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l’azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi”. Così il gip nell’ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell’assemblea capitolina.

(ansa)

10.03“De Vito è fuori dal Movimento 5 Stelle”, lo scrive su Facebook il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dopo la notizia dell’arresto del presidente dell’assemblea capitolina per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sullo Stadio della Roma. “Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri”, afferma Di Maio, aggiungendo che «quanto emerge in queste ore oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del MoVimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto. Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del MoVimento, è inaccettabile”.

10.02 – ANSA – “Questa congiunzione astrale tra ….tipo l’allineamento della cometa di Halley …hai capito cioè…è difficile secondo me che si verifichi …noi Marcè dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me guarda ci rimangono due anni”. Così intercettato il 4 febbraio scorso l’avocato Camillo Mezzacapo parlava a Marcello De Vito, oggi arrestati.

Parole che secondo il gip di Roma si riferisce allo sfruttare “il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e ottener lauti guadagni”.

9.25 – ANSA – Nell’inchiesta che ha portato all’arresto del presidente dell’Assemblea del Campidoglio, Marcello De Vito, risultano indagati anche i fratelli Pierluigi e Claudio Toti, presidente e vicepresidente della holding di famiglia. I due sono coinvolti nel capitolo di indagine che riguarda l’appalto per gli Ex mercati generali di Roma. Nel registro degli indagati anche Giuseppe Statuto,amministratore della Lux Holding. Il suo coinvolgimento riguarda l’appalto della vecchia Stazione Trastevere.

9.20– ANSA – Sono in corso perquisizioni in Campidoglio da parte dei carabinieri nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito. Le perquisizioni stanno interessando anche uffici di Acea, l’Italpol e la Silvano Toti Holding Spa.

9.15 – «Ormai non ci stupisce niente. Io credo che chi abbia così ostinatamente difeso questo stadio anche di fronte all’evidenza a questo punto debba dimettersi». A parlare all’Adnkronos è la consigliera capitolina Cristina Grancio, eletta con il Movimento 5Stelle ed espulsa dal gruppo pentastellato in Campidoglio proprio per la sua strenua opposizione allo stadio della Roma. «A mio avviso è un momento in cui gli amministratori dovrebbero riflettere per poter dare di nuovo dignità alla vicenda stadio», spiega la Grancio, che sottolinea: «Gli interessi in gioco sono altissimi, l’urbanistica è il simbolo della speculazione a Roma. Sapevamo che dovevamo entrare nelle istituzioni per rompere questo sistema e invece sembrerebbe – parlo con tutti i condizionali del caso – che il sistema abbia fagocitato questa amministrazione». Quanto a De Vito, «non si augura nulla del genere a nessuno, ma ho vissuto un atteggiamento di De Vito molto ambiguo quando ero dentro al gruppo consiliare del movimento e questa notizia oggi posso dire che non mi stupisce né mi sconcerta».

8.45 – L’arresto del presidente M5S dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è «un episodio tristissimo. Ma come gruppo politico dobbiamo avere una reazione immediata e dura. Questa è la differenza che ci sarà sempre tra il M5S e le altre forze politiche. Gli altri li coccolano, noi no». Lo dichiara all‘Adnkronos Carlo Sibilia, sottosegretario al Viminale ed esponente del Movimento 5 Stelle. «Il dovere di una forza politica seria come la nostra che ha realizzato l’obiettivo di aumentare le pene ai politici corrotti è non solo essere, ma anche apparire onesti. La reazione a questo episodio – conclude l’ex membro del direttorio grillino – non può far altro che farci crescere e migliorare».

(AdnKronos)

8.30 – Una “breaking news” dell’AdnKronos riferisce di perquisizioni in corso anche in Campidoglio.

8.15 –  «I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento, ancor più di prima, è necessario ribadire la piena e totale fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. Non si può rimanere in silenzio. La corruzione è un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti». Così Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia e senatore M5S.

(AdnKronos)

8.05 – Ribollono le chat dei consiglieri M5S di Roma dopo la notizia dell’arresto del presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. Nessuna reazione ufficiale dal gruppo per ora, ma sono i singoli a raccontare il loro sconcerto. «Sono scioccata. Aspetto di capire meglio. Nelle chat la reazione è univoca. Tutti dicono ‘impossibile che sia successò», afferma la consigliera Eleonora Guadagno«Siamo annichiliti», le fa eco, interpellata in merito, la collega Teresa Zotta. Che, a chi le chiede se si riuscirà ad andare avanti, risponde: «Vediamo, questa è dura. Ci incontreremo sicuramente, non posso credere ad una cosa del genere». Anche il pentastellato Angelo Diario si dice sorpreso: «Se andremo avanti? È uno su 28. Sono più dispiaciuto a livello personale, conoscendolo mi sembra strano».

(ansa)

8.00 –  in corso da parte dei carabinieri una perquisizione dell’abitazione di Marcello De Vito, il presidente dell’assemblea capitolina arrestato oggi nell’ambito dell’indagine sul nuovo stadio della Roma. In base a quanto si apprende, l‘esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.

(ansa)

7.25 – Arrestato il presidente dell’assemblea capitolina di Roma Marcello De Vito. I carabinieri del comando provinciale di Roma stanno dando esecuzione alla misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di 4 persone, per due indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i restanti due gli arresti domiciliari, e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori nell’ambito dell’indagine «Congiunzione astrale», coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina.

L’indagine riguarda un gruppo di persone dedite, in concorso tra loro, al compimento di condotte corruttive e di traffico di influenze illecite, nell’ambito delle procedure connesse con la realizzazione del Nuovo Stadio della A.S. Roma calcio, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’Assemblea comunale capitolina per ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

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