Totti al Colosseo, la presentazione di “Un capitano” – “Io presidente? Perché...

Totti al Colosseo, la presentazione di “Un capitano” – “Io presidente? Perché no…” poi un siparietto con De Rossi sul palco (FOTO)

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Francesco Totti presenta, nella splendida cornice del Colosseo, la biografia scritta in collaborazione con Paolo Condò. Corrieregiallorosso.com seguirà live l’evento:

22.44 – Interviene anche Eusebio Di Francesco: “La sua forza è sempre stata la famiglia e sono convinto che lo è tuttora. Quando vedo Cristian a Trigoria, quando lo vedo agli allenamenti, mi fa sorridere: rivedo Francesco, timido, introverso ma con il sorriso. Ho detto subito alla dirigenza di fargli subito il contratto. E’ bello vedere la famiglia attorno a lui”

“Come è cresciuto Francesco in questi anni?”, chiede Condò. Risponde così il mister: “Secondo me ancora non è cresciuto. Deve ancora capire bene cosa fare da grande. Prima ha detto che non ha mai letto un libro, io gli consiglio di aprirne qualcuno, per capire cosa vuole fare. Deve avere maggiori conoscenze per fare il passo successivo. Ha tante conoscenze di vita e di campo, per poter diventare quello che vuole essere realmente deve fare qualcosa in più. Pian piano ci arriverà, lui sa riconoscere ed ascolta chi gli vuole bene”

22.30 – Sul palco anche Antonio Cassano: “Calcisticamente è il più forte con cui ho giocato, senza nulla togliere agli altri. Con lui parlavo la stessa lingua”, dice Totti. “Ci ha aiutato il fatto che eravamo sempre insieme, ci siamo conosciuti a fondo, in campo dimostravamo entrambi il nostro lavoro”.

“Era il mio idolo – prosegue Cassano – Ho rifiutato la Juve per giocare con lui, lui rappresenta ed ha fatto la storia del calcio. Non è che lo dico io perchè ci facciamo i complimenti, è la verità. Poteva vincere un paio di Palloni d’Oro, ha scelto di restare a Roma per restare fedele alla sua gente e alla sua squadra

22.00 – Prosegue De Rossi “Francesco mi ha lasciato un’eredità leggerissima, ad ogni partita senti i tifosi che cantano “Un capitano” e ti giri, poi ti ricordi che non dicono a te…”. “Un po’ mi dispiace, infatti a chi mi chiama capitano gli dico che è Daniele ora!”, risponde Totti.

21.53 – “Quando entrasti nello spogliatoio e trovasti questo signore, quale fu l’impatto?”, chiede Condò a De Rossi. “Beh… Lo guardavo in maniera particolare. Poi ho smesso”, replica. “Anche perché iniziavo a pensare male…”, ribatte Totti. “Niente, oggi è molesto”, la controreplica di De Rossi.

21.51 – Sul palco anche De Rossi. “Cosa significa fare il Capitano dopo Totti? Un bel peso, e una grande responsabilità”. “E cosa ha lasciato nello spogliatoio?”, la domanda di Alvin, vj e presentatore dell’evento, alla quale replica Totti con una battuta: “Niente, ho preso tutto”.

21.40 – Prende la parola anche la sindaca Raggi: “Totti è la Roma, un pezzo importante della storia della città di Roma. Ho scoperto che alle medie andavo alla scuola in cui andava lui, la Pascoli. Io non lo sapevo, ma già si parlava di lui”. Il capitano replica divertito: “Ogni tanto ci andavo anche io a scuola

Ore 21.03 – Luca Ward ai microfoni di Sky Sport: “Leggerò 4-5 passaggi, ed è divertente farlo. Sono passaggi di vita, nei quali si evince una straordinaria coerenza, che oggi manca un po’”.

Che analogie ci sono tra il Gladiatore e Totti?
Le analogie sono quelle classiche: la lealtà, la forza, l’onore, la coerenza. Lui ci rientra in pieno. Se non fosse stato impegnato nella Roma, probabilmente l’avrebbe girato lui”.

Ore 21.00 – Sono arrivate anche Rosella Sensi, il sindaco di Roma Virginia Raggi, l’attore e doppiatore Luca Ward, che leggerà un passo del libro.

Ore 20.50 – Il dirigente ai microfoni della TV ufficiale del club: “Vincere lo scudetto a Roma è come vincerne 10 da altre parti. Mi avrebbe fatto piacere vincerne di più, ma il rispetto e la fiducia sono la cosa più importante che possa aver dato a questa gente.

Quando vai negli stadi sei più acclamato di prima, in passato ti fischiavano.
Quando ero calciatore mi insultavano, ora vado in tribuna mi applaudono e ringraziano per tutto quello che ho fatto.

Stasera un evento anche benefico.
È una cosa basilare, tutto sarà devoluto al Bambin Gesù. Dobbiamo dare un forte contributo a questi bambini a cui cerchiamo di strappare un sorriso in più.

Ore 20.40 – Totti parla anche ai microfoni di Sky Sport.

Che intreccio di emozioni è per te? 
Un’emozione unica, quando entri in questo posto è differente da tutte le altre particolarità di Roma. Sono lusingato, contento e onorato di questa serata così importante per me.

Stavolta un bel regalo te lo sei concesso. 
Oggi è il giorno del mio compleanno ma lo accantoniamo. Oggi l’importante è l’autobiografia: parlo non tanto del giocatore quanto del ragazzo e dell’uomo, di tutto quello che ho trascorso da quando ero piccolo.

Ti aspettavi che Baldini rassegnasse le dimissioni?
Non speravo questo, spero non ci siano altre persone che si possano arrabbiare, non l’ho scritto per togliermi i sassolini. L’ho fatto per parlare di me e dei 25 anni di Roma. Dovrebbero essere contenti perché ne ho parlato, non trovo alternative.

Che derby sarà sabato?
Ogni derby è a sé, è una partita particolare e sentita. Spero che la squadra dia tutto quello che ha dentro, dimostrando il proprio valore. Ha un valore alto, ci crediamo noi, ci crede la tifoseria. Affronteremo questa partita a testa alta senza paura di nessuno.

Cosa ti sei sentito di dover dire alla squadra?
Quando ci sono momenti così cerchi di dare un contributo. C’è quasi sempre stata una contestazione all’anno, sono abituato. Se ne esce con la tranquillità, la compattezza: sono frasi banali ma vere, siamo esseri umani e si può sbagliare.

Questo libro è per tutti, anche i ragazzi più giovani.
Spero possa affascinare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, che è diversa da quella di oggi. Ero un ragazzo di strada, se ora non sei tecnologico…

Quel ragazzo di strada è diventato una leggenda. 
La strada ti aiuta a capire tante cose, quella era la realtà di prima. Molto più bella e intesa, c’era più verità.

Se avessi potuto scegliere fino a quando avresti giocato?
Avrei preferito scegliere con la mia testa e col mio fisico per dover smettere, ma l’avrei fatto. Se fosse stato un altro modo sarebbe stato diverso.

Ore 20.40 – Continuano ad arrivare gli ospiti: è il turno di Monchi e Massara, con Baldissoni, Di Francesco e l’ormai ex ad Gandini

Ore 20.35 – Arrivano personaggi del mondo del calcio: Prandelli, Ranieri, Pradè, Materazzi, Marcello Lippi, Daniele De Rossi e Gigi Di Biagio e Abete.

Ore 20.30 – Ecco le prime parole di Francesco Totti, rilasciate alla Rai.

Quanto avevi sognato una festa di compleanno al Colosseo?
Il messaggio dev’essere diverso, ho scelto il giorno del mio compleanno e questa location unica e perciò sono contento. Ringrazio tutti per la disponibilità.

Quale è stato il commento più bello?
Il libro è come se l’avessi letto da tanto tempo, ma dovevo esternarlo. Mi piacciono tutti i passi che abbiamo scritto, adesso starà a voi.

Rileggi la tua vita. 
Ripensi a tutto quello che hai fatto da giovane. Trovi positività in tutto, sei contento del cammino che hai fatto.

Hai fatto già arrabbiare qualcuno come Baldini.
Io non devo far arrabbiare nessuno, spero non si arrabbi nessuno. Ho scritto quello che dovevo scrivere, non posso scrivere un libro senza senso. Mi dispiace, se si arrabbiano diventa un polverone ma non è quello che voglio.

Nelle ultime pagine parli del futuro, un tramite tra i giocatori e l’area tecnica. 
Quello è il ruolo che mi si addice di più, poi tutto può succedere. Spero di trovare un ruolo che mi faccia stare sereno.

Cos’è il derby?
È una partita diversa dalle altre come il Colosseo è un contesto diverso dagli altri. È una partita sentita a Roma, speriamo facciano un grande match e un grande risultato.

Un aggettivo per il tuo libro. 
Piacevole.

Che emozione si ha ad entrare nel Colosseo?
Un’emozione stupenda, diversa delle altre. Entrarci ed essere romano ti dà quel qualcosa in più. Sono lusingato di fare questa autobiografia in questo posto magnifico.

È una serata di beneficenza.
Va tutto ai bambini del Bambin Gesù, spero si faccia di tutto per dare un sorriso.

Totti è sempre più amato. 
Sono amato più ora di quando giocavo. Quando vado nei campi in Italia mi applaudono e mi ringraziano, prima erano solo fischi e insulti.

Il passaggio che ti ha divertito di più scrivere?
Io ho raccontato, Paolo Condò e la Rizzoli l’hanno buttato giù. Siamo stati più di un anno insieme, ho detto tante cose ma tante ne ho tenuto nel cassetto.

Qualche sassolino te lo sei tolto?
Non dovevo fare nessuna polemica. È un libro vero, non voglio fare polemica.

Ci puoi dire del tuo futuro. 
Se lo sapessi ve lo direi, ma non lo so. È un punto interrogativo.

Ore 20.15 – Francesco Totti è arrivato al Colosseo accompagnato dalla sua famiglia. Tra poco al via la presentazione.

Ore 20.10 – Il giornalista e co-autore del libro Paolo Condò ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: Ho dato una mano a Francesco a mettere giù la sua storia. L’idea è nata dall’ammirazione. È stata una responsabilità enorme, è una delle vite più esaltanti dello sport italiano.Totti è rispettato in tutta Italia, anche dalle altre tifoserie: ha mantenuto ciò che ha promesso, dedicando interamente la carriera alla Roma. Questo l’ha reso un uomo di parola, è questa la sua grandezza.

Cosa ti ha colpito che non conoscevi?
Il fatto che quando ci mettevamo a lavorare e a ricordare, era impossibile non divagare. In una partita citiamo Coco, e lui ha ricordato quando era con Buffon in nazionale giovanile e al ritorno da una trasferta con Buffon decisero di andare in discoteca. Coco disse di voler andare anche se era infortunato, e dopo aver saltato rispettivamente il cancello hanno ‘parato’ il salto di Coco per andare insieme. Per ovvi motivi oggi sono uscite anticipazioni, ho letto delle polemiche con Spalletti. Il racconto c’è, ma non è uscita l’esaltazione del primo Spalletti: c’è il male e il bene su di lui, anche se i rapporti si sono deteriorati. È molto equilibrato in questo.

Perché Totti è diventato un personaggio così trasversale?
Perché per 25 anni ha accompagnato le nostre domeniche e con stile. Questo ha fatto sì che venisse amato tantissimo e apprezzato e rispettato dagli altri. Quando ottieni poi un titolo mondiale, a tutti quei 23 noi saremmo affezionati per sempre. È uno dei ricordi sportivi che resterà per sempre nel cuore.

20:35 – Totti è arrivato al Colosseo e scatta le prime foto della serata

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