Nella trasmissione radiofonica “Bar Forza Lupi” in onda su Centro Suono Sport FM 101.5 e condotta da Massimo D’Adamo, Gabriele Ziantoni e Cindy Simonacci, a poche ore da Roma-Juventus, è intervenuto Fabrizio Lorieri, ex portiere giallorosso.
Sei stato protagonista di un Roma-Juventus strepitoso, durante il quale i bianconeri sbagliarono addirittura due calci di rigore: uno Baggio, l’altro Vialli. La tua, però, non fu una stagione esaltante…
Sì, fu davvero un campionato altalenante. Quando arrivai Cervone era fuori rosa e la società aveva puntato su di me per sostituirlo. Dopo un mio errore con il Milan, però, iniziò un periodo di alternanza inutile proprio con il mio collega campano che non giovò a nessuno. Lo comprese anche Mazzone, che nella stagione seguente scelse Cervone come titolare e me come riserva. Il ragionamento del mister era più che giusto.
La situazione ricorda un po’ quell’attuale della Roma, con Lobont, Julio Sergio e Doni che non hanno un ruolo ben definito. Dall’alto dalla tua esperienza, questo atteggiamento dà tranquillità?
Assolutamente no. Tra i due portieri ci deve essere il giusto dualismo, ma la competizione non fa bene. Avere un titolare e una riserva ben definiti è la cosa più giusta. A mio avviso Montella ha trasformato Julio Sergio in terzo per rendere più tranquillo Doni.
Nelle gare contro la Juventus, Doni ha preso quattordici gol in sei partite. Avrà pesi psicologici particolari?
Non credo. Nessuno va in campo condizionato dalle gare precedenti.
Però esistono campi in cui ci si esalta o quelli in cui ci si deprime…
Vero. Giocare all’Olimpico o al San Siro non è come giocare a Catania.
Con l’arrivo di Thomas DiBenedetto si è parlato anche dell’acquisto di Gianluigi Buffon. Che ne pensi?
Buffon è il miglior portiere al mondo assieme a Casillas. La Roma farebbe un affare a prenderlo nonostante i suoi 33 anni. Può giocare ancora a lungo.
