Luca Pellegrini, la Sardegna come trampolino: il futuro un rebus

Luca Pellegrini, la Sardegna come trampolino: il futuro un rebus

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Luca Pellegrini sa di essere atteso da una gara speciale. Calcio, testa e personalità. L’Olimpico, la Roma e la corsa verso la zona Champions. Il Cagliari, una salvezza oramai blindata e la voglia matta di cogliere quota 50. Il numero 3 ha dalla sua la fiducia di Rolando Maran e dei tifosi. Al rientro – con Pisacane e Barella – da un turno di stop per squalifica, il mancino può essere la chiave tattica a sinistra. Con una prova che può rivelarsi utile anche per dare uno sguardo al futuro. Il club rossoblù lo terrebbe volentieri. E la società di Pallotta deve fare il prezzo. Si vedrà. Come scrive la Gazzetta dello Sport, il difensore ha collezionato in rossoblù – frenato da un fastidio al ginocchio – 9 presenze e 671’. Dai dati Opta emergono 37 palle recuperate, 33 giocate di testa, 15 lanci positivi e 12 respinte difensive. Dal singolo al collettivo, gli almanacchi raccontano di una sfida che non sorride ai sardi. La Roma ha colto in casa 32 punti, il Cagliari lontano dalla Sardegna ha racimolato solo 10 punti. «Luca Pellegrini ci piace, è un talento. Cercheremo di tenerlo, dovremo convincere la Roma a rinnovare il prestito» ha detto di recente il patron rossoblù, Tommaso Giulini. Il Cagliari lo scorso gennaio, dopo una serie infruttuosa di tentativi per coprire la fascia sinistra, ha preceduto la Spal nella corsa al terzino di Cinecittà cresciuto nella cantera della Roma. Buttato da subito nella mischia da Maran, il difensore ha colto nel segno. Corsa, determinazione, piede ben educato e quella voglia di mangiare erba e pallone che fa impazzire gli allenatori.

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