Lucchesi: “DiBenedetto ha un progetto serio. I Sensi hanno dato molto”

Lucchesi: “DiBenedetto ha un progetto serio. I Sensi hanno dato molto”

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Fabrizio Lucchesi, ex manager della Roma, ha parlato a Radio Power Station nella trasmissione “Roma Caffè”: “Siamo ancora agli albori per quanto riguarda il progetto della squadra. Probabilmente il progetto non è stato ancora disegnato, quello che sarà il profilo sia tecnico che sportivo andrà ancora deciso. Io credo ci voglia ancora un po’ di tempo per avere le idee più chiare, sicuramente la Roma ha dei valori sportivi importanti, ha giocatori di livello top, ma ha bisogno comunque di fare qualche inserimento nuovo; però ripeto sarà fatto dopo un’attenta valutazione, io ci tengo a sottolineare però di fare attenzione a non buttare il bambino con l’acqua sporca, nel senso non è perché la settimana scorsa la Roma aveva vinto e andava tutto bene e adesso dopo la sconfitta è tutto un disastro, ci vuole equilibrio, quell’equilibrio che devono avere i manager che arriveranno. Quello che conosco io di questi americani è quello che leggiamo sui giornali: sicuramente imprenditori molto affermati negli Stati Uniti, di origine italiana e appassionati di calcio, però credo sia presto per poter dire quello che loro avranno intenzione di fare. Dopo aver fatto l’acquisto del club, ora tocca a loro dover disegnare il percorso in termini di ambizione ed investimento piuttosto che di strutturazione della Roma. Io per principio non sono contrario all’arrivo di imprenditori stranieri. Si è invertita la rotta di investimenti, per una volta capitali che entrano in Italia. La mia idea è che questi signori comunque non vengano a buttare i soldi; di certo non abbiamo davanti un solo uomo ricchissimo, ma una serie d’investitori con un progetto sportivo, tecnico e di quella che è la realtà del brand della Roma. Non mi sembrano gli americani del film di Alberto Sordi, insomma per capirci”.

Lucchesi parla delle opinioni dei presidenti su DiBenedetto:  “Non so se sono preoccupati dall’arrivo di Di Benedetto, ma normalmente anche loro sono sorpresi dalla trattativa: se la Roma ha più disponibilità fa più paura, perché già ora è una grande squadra, gli manca quel qual cosina per arrivare al top e per essere al vertice e con gli americani questo potrà accadere. E’ chiaro che per i presidenti più competitor ci sono è più sono preoccupati”.

Su Franco Sensi: “Con il presidente abbiamo lottato contro quei poteri del nord. E’ stata una battaglia che il presidente Sensi ha combattuto sempre con grande intensità, cercando di diminuire il gap di peso specifico, politico ed istituzionale che si pensava potesse essere anche un po’ influente in quegli anni. Io credo che la famiglia Sensi abbia fatto moltissimo, fino a che sono stati in grado di poterlo fare hanno dato tanto a questa società. Poi sono arrivati dei problemi con delle loro imprese e questi problemi si sono riflettuti nella Roma, negli anni però vorrei sottolineare come sia stato efficiente il loro dei vari Bruno Conti, Pradè e di tutto lo staff, che hanno lavorato senza un euro in tasca per fare mercato. ”

Su Totti: “Gli aggettivi per Francesco sono stati usati tutti, non ne esistono più a disposizione. Come si fa a dare per finito uno dei giocatori dio maggiore qualità del calcio italiano. Tutte le domeniche dimostra ancora di essere quel grande giocatore che è da vent’anni”.

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