Ma quale Zeman, Di Francesco testone testaccino

Ma quale Zeman, Di Francesco testone testaccino

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Corriere della Sera (G. Dotto) – L’Eusebio Di Francesco romanista è il ribaltamento dell’Opinionista fatto carne e sentenza. Il suo pernacchio vivente, non fosse che l’Opinionista è come il l’omino Michelin, il pupazzo gonfiabile sempre in piedi con la faccia di tolla. Annunciato come un apprendista di Zeman, tutta audacia e follia, si sta rivelando un innesto ben riuscito di due celebri astuzie pragmatiche come Trapattoni e Ranieri. Da tecnico romanista il secondo rischiò di sfilare lo scudetto a Mourinho collezionando vittorie molto «sporche» e molto «tre punti», salvo poi farsi trucidare sul più bello da un Pazzini insensatamente crudele. Non sarà e non è un tipo dal carisma che uccide, Difra, ma sta confessando dentro quel teschietto smunto, che non gli daresti una lira perché tanto non suona, un testone quasi testaccino per quanto tignoso. Come la sua Roma. Rocciosa dietro e piena di solisti funambolici davanti.

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