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Maria Sensi: “Perchè non fu approvato il progetto di mia figlia? I giudici dovrebbero indagare su come fu comprata la Roma”

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Maria Sensi, moglie e vedova di Franco Sensi ex presidente giallorosso, ha parlato ai microfoni di Radio Radio dello stadio giallorosso e del progetto (solo su carta con annesso video) presentato anni fa dalla figlia Rosella: “Io vorrei sapere perché non fu approvato il progetto che presentò mia figlia. Era di proprietà della Roma, poi non c’erano le 18 palazzine. Lì è stato bocciato, anche se non restavamo noi. Fosse stato per noi, potevamo benissimo andare avanti, perché loro la proprietà se l’erano presa, perciò lo stadio poteva rimanere alla famiglia Sensi con l’autofinanziamento come sta facendo il signor Lotito. Con il credito sportivo e con sponsor, oppure con un socio, mia figlia avrebbe potuto farlo e sarebbe stato della Roma. Io sono per lo stadio, ma sono per lo stadio di proprietà della Roma. Lì non c’era da fare quasi niente. Non c’erano palazzi, non c’era niente se non ristorante e bar. Quello è stato bocciato, questo sta benissimo. Io ancora aspetto che un magistrato prenda posizione su questa situazione, c’è qualcosa che non mi è mai quadrato. La gente dovrebbe sapere perché è stato bocciato quello stadio. Perché là non si poteva fare lo stadio? Lo potevano fare pure loro lì. Io sto aspettando sempre che qualcuno prenda in mano la cosa e faccia un serio controllo su come è stata presa la Roma. Dico solo questo. Io sono per lo stadio”.

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