Dietro una grande squadra, c’è sempre un grande portiere. E ieri, la Roma ha potuto contare sull’affidabilità di un numero 1 forse troppo presto dato per finito questa estate, quando il Napoli lo ha neanche troppo elegantemente scaricato, regalandolo di fatto ai giallorossi. Che ringraziano per il pensiero. Morgan De Sanctis ha chiuso la strada all’Udinese, compiendo quattro parate decisive che hanno consentito alla squadra di Rudi Garcia di rispondere alla vittoria del Napoli a Torino, mantenendo intatto il vantaggio di 3 punti (con una gara da recuperare) per il secondo posto.
La parata iniziale su Badu, arrivata subito dopo l’1-0 firmato da Totti, è un mix di riflessi e freddezza, un guizzo verso il basso che ha impedito al giocatore friulano di pareggiare l’incontro. Le tre successive sono arrivate tutte sul capitano bianconero Di Natale. Un duello che inizialmente ha anche divertito il centravanti campano, che si è sportivamente complimentato con Morgan. Ma già alla seconda Totò si è molto innervosito, spingendo addirittura via l’ex compagno di squadra in Friuli, mandandolo anche a “quel paese”.
Ieri sera, se proprio si vuole trovare un difetto nella prestazione del portiere abruzzese, tra le tante parate con le quali ha salvato il risultato, forse sul tiro più semplice, il sinistro di Pinzi, non è stato impeccabile, distendendosi in ritardo. E sul secondo gol, la respinta sull’iniziale colpo di testa non è pulitissima, rimettendo la palla al centro dell’area per il tap-in di Basta.
Oltre alle parate che hanno lo stesso valore di un gol segnato, De Sanctis ha portato tanta sicurezza alla difesa, non lasciando mai soli i compagni con le urla che si sentono anche con lo stadio pieno. Guida i 4 difensori avendo la loro piena fiducia, dettando i movimenti di tutta la linea, che rimane la meno battuta d’Italia.
Una menzione particolare va fatta, chiaramente, per i tre marcatori romanisti di serata: Totti, Destro e Torosidis.
Voto: 7.5
Comments are closed.