Mentalità e fame: comanda Mou

Mentalità e fame: comanda Mou

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Allenamenti Roma

Il passo in avanti chiesto da José Mourinho c’è stato. Mai come adesso la Roma sembra aver assimilato la mentalità e la fame di vittoria del suo tecnico. La squadra giallorossa non perde in campionato dal match dell’Olimpico contro la Juventus, concluso con lo sfogo dello Special One per la clamorosa rimonta subita: «Dobbiamo uscire dalla comfort zone. Voglio che i giocatori diventino vicini al mio modo di essere, non voglio diventare io simile al loro profilo psicologico». Parole risuonate in maniera ancor più chiara nello spogliatoio e che hanno colpito nel segno, provocando una reazione positiva da parte del gruppo come dimostrano i 12 risultati arrivati in A dal 9 gennaio in poi.

Una svolta nata grazie al lavoro quotidiano e alla sicurezza trasmessa ai giocatore dall’allenatore, che sembra essere finalmente riuscito a plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Pronta a lottare e a dare battaglia durante tutta la gara. Non è un caso se da inizio stagione sono addirittura 7 le reti segnate dalla Roma nei minuti di recupero, una costante che ha consentito alla Roma di guadagnare 7 punti fondamentali per rimanere incollata alla lotta per un posto in Europa. Un’evoluzione che riguarda anche il gioco espresso: la rete di El Shaarawy al Maradona o quella di Mkhitaryan a Marassi sono soltanto due esempi lampanti della qualità dimostrata dalla squadra in fase di costruzione.

Come scrive il Tempo, il pareggio di Napoli ha consentito di mantenere invariato il distacco di cinque punti dalla Juventus ma per scavalcare i bianconeri serve un’impresa: la Roma è in svantaggio negli scontri diretti e deve ancora affrontare Inter, Fiorentina e Torino in trasferta. Anche la Conference League rischia di togliere energie fisiche e (soprattutto) mentali a Pellegrini e compagni, che hanno messo nel mirino la finale di Tirana del 25 maggio. Per arrivarci bisogna prima battere il Leicester e, nel frattempo, difendere il quinto posto dagli attacchi di Lazio e Fiorentina – con una gara da recuperare – entrambe a due punti di distanza.

Prima di incontrare la squadra di Italiano la Roma affronterà Inter, Leicester e Bologna: il primo impegno è in programma sabato contro i nerazzurri in piena lotta scudetto. A San Siro non ci sarà Zaniolo, squalificato per una giornata dal Giudice Sportivo dopo l’ammonizione da diffidato rimediata lunedì scorso. Il classe ’99 aveva lasciato il campo del Maradona dopo una distorsione alla caviglia destra e verrà valutato oggi a Trigoria ma le sue condizioni non sembrano preoccupanti, come riferito dal giocatore sui social al termine della partita: «Piccola storta, assolutamente nulla di grave». Vista l’assenza del numero 22, a Milano lo Special One dovrebbe puntare nuovamente al 3-4-2-1 con Oliveira e Cristante in mezzo al campo e la coppia Pellegrini-Mkhitaryan alle spalle di Abraham.

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