Mexes: “Mi sento romano e romanista, mi manca tanto la Roma. E...

Mexes: “Mi sento romano e romanista, mi manca tanto la Roma. E quando Sensi entrò nello spogliatoio nell’intervallo di un derby…”

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Philippe Mexes è intervenuto sul profilo Instagram ufficiale della Roma, ricordando i suoi tempi giallorossi:

Ti sei distaccato dal mondo del calcio?
Dopo tutto quello che ho vissuto nella mia carriera, ci sono stati tanti cambiamenti. A Roma sono arrivato quando c’era ancora Sensi, che poi purtroppo se n’è andato. Me lo ricordo quando entrava nello spogliatoio, con il suo bastone e ci diceva la verità. Nell’intervallo di un derby in cui perdevamo, entrò e dopo aver sbattuto il bastone ci disse: “Ma non vi vergognate?”. Mi rimarrà per sempre impresso quel momento. Sono cambiate troppe cose nel calcio, ora si chiede solo di vincere, i giovani giocano solo per i soldi. Non mi appartiene questa mentalità, ho cercato di dare il massimo sempre. A Roma sono stato più anni e la passione che ho visto a Roma non l’ho vista da nessun’altra parte.

I tifosi ti stanno ringraziando per il gol alla Lazio quando giocavi con il Milan.
Ero in panchina, ci tenevo tanto. Io mi sentivo romano e romanista, volevo far bene e ripagare tutti dell’immagine che avevo dato con quel cartellino rosso (l’episodio con Mauri, ndr). Nel calcio puoi recuperare ai tuoi errori

Le tue lacrime in Roma-Sampdoria?
Un ricordo bruttissimo per tutti i romanisti, uno dei più brutti della mia carriera. Pareggiando forse avremmo vinto il titolo, questo sarà un rimpianto a vita per me. È stato bravo Pazzini e un po’ stupidi noi.

Senti ancora qualcuno dei tuoi ex compagni?
L’unico che sento è Francesco (Totti, ndr) e Vito Scala. Daniele non ho più il numero, mi dispiace perché mi farebbe piacere sentirlo. Ho lasciato il calcio da un giorno all’altro, perché mi sono stufato dell’ambiente, di tutto quello che c’è intorno, ma anche tra di noi. Pensi di avere amici, ma invece sono soltanto colleghi. A Roma eravamo tutti amici, questa è stata una cosa che non ha mai più vissuto altrove e per questo ho smesso. Non voglio vendermi, giocare a Dubai o Shangai, preferisco stare a casa con la mia famiglia. Sono stato fortunato per quello che ho fatto, ora vado avanti. Voglio tornare a Roma e vedere qualche partita, ci sto spesso a Roma perché la mia ragazza è romana.

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