MI RITORNI IN MENTE, gol di rabona: la follia calcistica di Lamela

MI RITORNI IN MENTE, gol di rabona: la follia calcistica di Lamela

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1414095448792_Image_galleryImage_Europa_League_Tottenham_HSembrava la solita settimana piena di panchine e prestazioni deludenti da raccontare. Chi oramai non trova più spazio, chi fuori dal campo per problemi fisici, chi pur giocando non riesce ad incidere sull’andamento della propria squadra. Poi, nella serata di ieri, è arrivato un lampo, un fascio di luce potentissimo che ha squarciato un cielo grigio, plumbeo. Il protagonista è proprio uno di quelli che pur giocando sempre non era mai riuscito a dare quel cambio di passo ai suoi, quel cambio di passo, di appoggi e di piede che ha confezionato il capolavoro di White Hart Lane.

Parliamo ovviamente di Erik Lamela che ha acceso il match di Europa League tra Tottenham e Asteras Tripolis terminato con il punteggio di 5-1. Al 30′ del primo tempo, sul risultato di 1-0, il talento argentino ha ricevuto un passaggio al limite dell’area di rigore. Una palla rasoterra, con la giusta forza che un destro avrebbe calciato di prima a giro e un mancino avrebbe lasciato sfilare sul sinistro per impattare di collo pieno. Non Lamela. Notoriamente sinistro, El Coco ha deciso di stupire tutti, tifosi, avversari e compagni stessi realizzando un gol sì a giro, ma con il suo prediletto sinistro, confezionando una delle rabone più belle nella storia del calcio.

Quando vengono messi a segno gol del genere si capisce subito che le immagini faranno il giro del mondo, che riempiranno centinaia di video su Youtube, non tanto per il gesto in sé quanto per la reazione di chi assiste da vicino. Eloquente in questo caso è la risposta del terzino gallese Ben Davies. Salito per accompagnare l’azione, il numero 33 degli Hotspurs porta entrambe le mani sulla testa quasi non credesse a quello che ha appena visto. Lamela non viene travolto dagli abbracci dei suoi compagni che, probabilmente, o non si sono resi conto del colpo dell’argentino o rimangono impietriti a chiedersi se davvero quella palla sia finita all’angolino grazie ad una rabona.

Non pago il numero 11 del Tottenham si è ripetuto nella ripresa. Al 66′ ha realizzato la sua personale doppietta ricevendo palla in profondità, scartando il primo difensore con il controllo, saltandone un altro spostando la palla all’interno con la suola del piede sinistro e provando la conclusione con il destro. La palla finisce su un difensore avversario impennandosi e dando il tempo necessario a Lamela di coordinarsi con il sinistro e calciare di potenza al volo. Palla in fondo al sacco e applausi scroscianti, ripetuti qualche minuto dopo quando al 76′ Pochettino gli ha concesso la standing ovation di un pubblico, quello degli Hotspurs e in generale quello inglese, sempre molto sensibile alle giocate di pura classe.

Non ce ne vogliano Benatia e il suo Bayern scesi all’Olimpico a fare la voce grossa e chiudendo la settimana con due vittorie, 13 gol fatti e 1 subito. Non ce ne voglia Jedvaj, sempre titolare, per di più nell’inedito ruolo di terzino sinistro, e sempre costante nel rendimento. Capiranno, o capirà chi ama il calcio. Ringraziassero, invece, l’ex compagno di squadra i vari Bojan e Borini, per questa settimana non si parlerà delle loro panchine, ma solo della rabona di Erik Lamela.

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