Montella avvisa la Juve: “Voglio la Roma del derby”

Montella avvisa la Juve: “Voglio la Roma del derby”

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REPUBBLICA.IT – Mentre i venti d’America non hanno ancora smesso di muovere gli umori di Roma, nella capitale gli orizzonti si spostano sul presente. Da oggi, i pensieri di tutti (quasi) sono concentrati sull’Olimpico. Roma-Juventus è la gara da cui passano i progetti per il futuro. Piani che, da oggi, si arricchiscono di qualche elemento in più.

“COME CONTRO LA LAZIO” – “Voglio la Roma del derby”. Montella ha le idee chiare: per battere la Juventus, il tecnico spera di ripetere il match che gli ha consegnato la gioia più grande – fin qui – da allenatore romanista. “Sarei contento di vedere in campo la lucidità espressa contro la Lazio, magari anche con più qualità. Anche perché stiamo crescendo sotto questo aspetto. Con quella lucidità e voglia messe nel derby non ci sarebbero problemi”. Problemi sorti troppo spesso nelle ultime sfide casalinghe contro i bianconeri: “Sono troppi anni che va via da Roma raccogliendo punti. Vogliamo invertire il trend”. Anche perché l’avversario di domani, l’allenatore lo conosce bene: “Delneri è stato l’unico tecnico che mi faceva giocare sempre”, sorride. Poco importa se in settimana in pochi si siano accorti di unasfida così importante alle porte, distratti dall’avvento romano di Thomas DiBenedetto: “Ma questo può essere un vantaggio – spera Montella – adesso, in ogni caso, bisogna concentrarsi su questa gara, per punti e numero di gare che mancano è troppo importante”. L’attenzione, però, non si ferma sull’appuntamento di domani: il tecnico guarda avanti. “Lo scontro diretto vero è quello con l’Udinese – giura il tecnico – e vincerlo varrebbe molto più dei tre punti: quella sarà una partita ancora più decisiva di quella di domani”. Una gara, quella dell’Olimpico, in cui la Roma riparte da Totti (“Adesso va in gol con frequenza, il suo entusiasmo e determinazione possono farlo giocare anche meglio) e dalla panchina: “Entrando a gara in corso si può fare la differenza”. Montella lo sa bene.

“ANCHE SENZA CHAMPIONS POTREI RESTARE” – Il domani, però, a Roma fa rima soprattutto con DiBenedetto. Da lunedì (e fino a domani, quando è prevista la partenza del businessman statunitense) non si parla d’altro. In questi giorni, Mr Tom ha speso più di una parola in favore di Montella. “Lo ringrazio per le belle parole – sorride il tecnico – ma mi fermo qui. Un incontro con lui? Io devo dare conto a chi c’è e chi mi ha voluto. Per ora si tratta di ipotesi, anche se molto concrete”. In attesa di conferme definitive (confermata la data del 15
aprile come giorno utile per la definitiva stretta di mano), la strada per la conferma passa necessariamente dalle ultime 9 gare della stagione. E non soltanto dai risultati. “Non è detto – spiega Montella – che se arrivo quarto sarò confermato, così come non è detto che se arrivo quinto debba andarmene. Sono sereno, e non ascolto le chiacchiere… Qui si dice tutto e il suo contrario, io penso solo a far bene per la Roma”.

SABATINI: “HO DETTO SÌ A DIBENEDETTO” – Qualcosa di più di un’ipotesi, invece, quella sul futuro dirigenziale. In una settimana, DiBenedetto ha incontrato Sabatini, Montali e Baldini, strappando tre “Sì” per il futuro del club. L’ex diesse di Lazio e Palermo, primo nella lista degli appuntamenti, è uscito allo scoperto ammettendo l’imminente “matrimonio” romano. “A DiBenedetto ho dato la mia disponibilità per ricoprire l’incarico di direttore sportivo della Roma – ha svelato Sabatini – ma a tutt’oggi non ho firmato nessun contratto. Devo solo attendere il passaggio di consegne con l’arrivo della nuova proprietà”. Un accordo che lo ha costretto a disdire impegni assunti precedentemente: “Prima di dare la mia disponibilità a Di Benedetto ho dovuto esercitare il disimpegno con la Sampdoria. L’ho fatto con una certa difficoltà perché fin dai primi incontri mi ero reso conto di trovarmi di fronte a persone importanti. Sono rimasto assolutamente impressionato dalla professionalità e dalla cultura di vita e sportiva dell’intero gruppo dirigente della Sampdoria con in testa il presidente Riccardo Garrone, poi, però, ho dovuto fare una scelta diversa quando mi è giunta la richiesta di DiBenedetto”. Con cui, mercoledì, ha già iniziato a parlare di mercato: occhi in argentina, da dove Sabatini ha portato in Italia Pastore. Il vero sogno della nuova Roma americana.

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