Vincenzo Montella è probabilmente il più promettente tra i giovani allenatori italiani. La sua squadra, la Fiorentina, gioca da due anni il miglior calcio della Serie A. Prima della Viola, aveva portato il Catania ad una salvezza tranquilla, raggiungendo quota 48 punti, allora record per la società etnea. In Sicilia approdò dopo una piccola parentesi da allenatore della Roma, durata solo 4 mesi,che gli affidò la panchina della prima squadra dopo aver guidato per due anni la categoria Giovanissimi dei capitolini ed aver giocato con la maglia giallorossa oltre 200 partite. Ed è proprio sui suoi trascorsi romani che l’intervista riportata dall’edizione odierna de Il Tempo si focalizza: “Tornare alla Roma? A Firenze sto bene, abbiamo rinnovato il contratto da poco e la Fiorentina per il momento è l’unico mio pensiero, ho sempre detto che un giorno mi piacerebbe anche allenare all’estero”. Queste le parole dell’aeroplanino, che però aggiunge: “Nel calcio può succedere di tutto, magari un giorno, chissà. Sicuramente la Roma è stata importantissima per la mia crescita, ma anche il Catania e la famiglia Della Valle avranno sempre la mia gratitudine. E’ difficile dire se giocare la finale di Coppa Italia a Roma sarà un vantaggio oppure no, bisognerà vedere anche come ci arriverà il Napoli. Lo stadio Olimpico è molto importante per me, lì ho vinto uno scudetto e giocato per dieci anni, ma in una finale non c’è spazio per le emozioni”.
