Mou è già in attesa: “Roma, chi mi porti?”

Mou è già in attesa: “Roma, chi mi porti?”

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2.7.2021 Arrivo a Roma di José Mourinho Nella foto: Mourinho saluta i tifosi dalla terrazza del centro sportivo della Roma (Foto Gino Mancini)

L’aereo privato Gulfstream G650 pilotato dal presidente Dan, lo sbarco, la folla divisa tra Ciampino e Trigoria ad attenderlo: in tre scatti la prima giornata romana di Mourinho. Che nemmeno messo piede in città, si sente già a suo agio: “Vogliamo creare una Roma e un futuro vincente, qualcosa che duri nel tempo“. Parla al plurale. Perché il discorso riguarda tutti:C’è grande empatia, dal primo giorno. Questo non è il progetto dei Friedkin, di Mourinho o di Pinto, questo è il progetto dell’AS Roma“.

La chiarezza è una sua dote. E mette quindi subito in chiaro un concetto fondamentale: “Se uno pensa che il progetto sia, Domani arrivo e dopodomani vinciamo’ beh, questo non è un progetto. Quello della Roma è un programma con il quale la proprietà intende lasciare un’eredità. Spero che questo successo possa arrivare mentre io sarò qui. Perché il contratto che ho firmato è un contratto triennale. Magari sarà solo il primo accordo, forse un giorno ne firmerò un secondo“.

Poi, però, tra un sorriso e una battuta, Mou regala il titolo: “Per prima cosa, aspetterò che arrivino dei regali. Spero che la proprietà e Pinto mi facciano dei regali, perché ne sarei contento. Sarebbe uno stimolo in più per me. E mi darebbe un maggiore potenziale da sviluppare, con il quale iniziare il processo“.

Dichiarazioni mirate e volute. Della serie: io sono qui, disponibile a crescere insieme. Da solo, però, non posso farcela. Voglio i calciatori. Musica per le orecchie di chi in città, dando uno sguardo all’impasse sul mercato (in via di definizione il trasferimento di Under e Pau Lopez al Marsiglia), iniziava a mugugnare. “Giocheremo qualche amichevole», ha assicurato. A Trigoria, il 18 luglio con la Reggina e il 25 con la Ternana. Poi, una volta in Portogallo (zona Faro, in Algarve) a fine luglio, due test con Siviglia e Betis. Tornati in Italia, l’8 agosto c’è il Craiova e prima del debutto in Conference League, un ultimo match. La grande attesa è finita.

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