Mou, ecco i cattivi. Oliveira si presenta: “È proibito perdere”

Mou, ecco i cattivi. Oliveira si presenta: “È proibito perdere”

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“Siamo qui perché a Roma è un po’ complicato giocare“. Gonzalo Villar ha spiegato così, ai canali ufficiali del Getafe, i motivi del suo addio alla Roma. Con 0 presenze in Serie A e qualche apparizione poco convincente in Conference League, rischia di essersi chiusa definitivamente la sua avventura in giallorosso. Saluta anche Borja Mayoral, il bomber di riserva di Fonseca (capocannoniere in Europa League) che con Mourinho non è rimasto nemmeno tale (riserva), vedendo pochissimo il campo.

Come scrive la Repubblica, sorridenti, con gli atteggiamenti giusti in campo e fuori, ma forse, a detta di Mourinho, troppo “bravi ragazzi”. Con il loro ritorno in Liga e le cessioni in estate di Pau Lopez al Marsiglia e di Pedro alla Lazio, della nutrita colonia spagnola allestita da Petrachi è rimasto solo Carles Pérez, che a giugno rischia di dover cambiare aria.

Una semplice coincidenza geografica? Chissà. Di certo Mourinho cerca altro, ai bravi ragazzi preferisce quelli sporchi, brutti e cattivi. Da Maitland–Niles per la difesa ad Abraham per l’attacco: anche in futuro si tornerà a sondare prima di tutto il mercato inglese. Ma quando il fattore “british” non offre spunti alla portata, ecco l’affinità di sangue, quel dna portoghese che torna a far sentire il suo richiamo.

In Portogallo c’è un vecchio detto popolare che recita: “Dalla Spagna, né buon vento, né buon matrimonio“. Forse anche per questo motivo Mourinho ha scelto Rui Patricio per la porta giallorossa e al fine tocco di palla di Villar ha preferito la personalità e il coraggio di Sergio Oliveira. “Da dove vengo io è proibito perdere“. Musica per le orecchie dello Special One che punta a ribaltare completamente il modo di pensare di Trigoria, ristabilendo il dolore della sconfitta, cercando di far diventare la vittoria non un semplice risultato, ma una profonda e vitale esigenza.

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