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VIDEO – MOURINHO: “A Salerno sarà dura. Mayoral? Spero resti, ci servono 3 punte. Esuberi? Pedro è stato un esempio di professionalità, altri non pensano a giocare”

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CONFERENZA STAMPA – Queste le dichiarazioni di Josè Mourinho alla vigilia di Salernitana-Roma:

Come vede la partita?
“Sarà una gara diversa se giocano a 5 sarebbe la prima volta che giocheremo contro una squadra che difende in questo modo. È un modo diverso di giocare, noi affronteremo tutte le partite per vincere, che sia la Salernitana o l’Inter. Dobbiamo cercare delle soluzioni, loro difendono molto bene e lavorano bene a centrocampo. Sarà dura”

Sull’addio di Ronaldo?
“Dico solo che se sono tutti felici, Cristiano, la Juve e il Manchester, è un affare perfetto. Parlare di Cristiano è inutile, sono 20 anni che vince, segna e fa la storia, non serve aggiungere nulla”

Sulle uscite è compreso anche Mayoral? C’è la possibilità che vada via?
“Conto su di lui, abbiamo bisogno di tre attaccanti, due attaccanti è un rischio troppo grande per la stagione, abbiamo tanti viaggi, tante partite in Conference League, viaggi, due attaccanti sono pochi, sarebbe un rischio. Borja è un giocatore di qualità, ha fatto tanti gol, lavora bene, è un ottimo professionista, non mi piacerebbe se andasse via”

Il mercato aperto a campionato già iniziato le piace oppure no?
“Se fosse in tutti i campionati sì, ma se sono solo in uno o due no. Ho vissuto questo in Inghilterra perchè tu non puoi comprare dopo una certa data e gli altri possono acquistare i tuoi. Tutti gli allenatori vorrebbero una rosa completa ad inizio ritiro, con un mercato chiuso ad inizio campionato, ma non è possibile”

Quando pensa ai due attaccanti pensa ad un cambio di modulo o uno dei due attaccanti sull’esterno?
“Possiamo fare tutto, questa squadra lo scorso anno ha giocato con 3 dietro o con 5 se preferite. Con dinamiche diverse, però c’è anche un’impostazione che possiamo dare: possiamo giocare come ora o possiamo cambiare. Oggi nel calcio è molto difficile per una squadra avere solo un modulo di gioco o un solo modo per fare la costruzione. A mio giudizio serve variare, i giocatori hanno bisogno di trovare dinamiche e automatismi ma anche quella cultura tattica che gli permette di cambiare”

Ha parlato di porte scorrevoli in uscita e in entrata. Il comportamento degli esuberi e del loro entourage come lo giudica?
“Situazione che non è facile da commentare, ci sono giocatori di profilo diverso, che hanno agenti intorno a loro di profilo diverso. Se devo parlare di Pedro, chiaramente, voleva giocare e per questa ragione si deve rispettare la sua decisione, anche se ha scelto un club rivale come la Lazio, ma si deve rispettare la professionalità, il modo di essere e vivere. Ha avuto questa possibilità ed è giusto che concederla. Questo è il profilo perfetto per tutti i club che devono prendere delle decisioni e quando una società decide che c’è una rosa di prima squadra e una lista di altri giocatori da cedere, c’è sempre qualcuno che vuole giocare e qualcuno preferisce altro invece di giocare e dopo le cose sono complicate. Chiunque è libero di pensare e fare come crede, come la società e l’allenatore sono liberi di prendere le proprie decisioni”

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