Mourinho: “Abraham è tornato. Siamo corti ma siamo lì con le più...

Mourinho: “Abraham è tornato. Siamo corti ma siamo lì con le più forti. Futuro? Potevo andare via ma sono rimasto, penso solo ad oggi”

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Campionato di calcio serie A 2022/2023 Roma vs Empoli

Queste le parole di Mourinho ai microfoni di DAZN:

Abraham intoccabile per lei?
“In un piccolo periodo di questa stagione mi ha creato qualche dubbio non sulla sua qualità, ma sul suo momento difficile. Adesso gioca come prima, anche se non fa gol il suo contributo è sempre importante. Ha fatto tutto bene, nel secondo tempo ha tenuto palla, è uscito dalla pressione, ha cercato profondità, nel primo tempo al di là del gol ho visto un’ottima interazione con Dybala e Pellegrini”

Approccio diverso rispetto a tre giorni fa. Quali tasti hai toccato per vedere una Roma diversa?
“Abbiamo giocato con la squadra che in teoria è la squadra più forte in questo momento, però si è visto 30 minuti con un piano di gioco perfettamente definito, però dopo l’intensità si è abbassata e abbiamo giocato in maniera diversa. Si è abbassato perchè io l’ho chiesto? No perchè questa è la nostra natura. Dybala con qualche difficoltà, Lorenzo ha fatto uno sforzo tremendo, i quinti più bassi e Nemanja ha pressato meno. Sono contento perchè giochiamo con i nostri limiti, facciamo quello che possiamo ma sono soddisfatto dei tre punti contro un’ottima squadra, l’ho detto anche a Zanetti”

Quando vede Dybala con dei dolori cosa pensa? Come sta?
“Penso che c’è gente che allo stadio non lo capisce, altri sì, c’è gente che nella stampa dovrebbe capirlo, ma fa finta di non capirlo. La nostra realtà è questa: se gioca questa squadra contro la Cremonese avremmo vinto e saremmo in semifinale ma oggi non avremmo vinto. Questa è la nostra realtà, facciamo il massimo, lavoriamo tanto. Prima della partita ho detto ai giocatori che dovevamo entrare in campo con uno zaino pieno di frustrazione dopo la sconfitta di mercoledì ma non possiamo aspettarci aiuto da nessuno. Il nostro feeling era questo, facciamo il massimo e chi lo fa non può dare di più”

Belotti?
“E’ un ragazzo che è arrivato tardi, che ha avuto due infortuni, che quando sembrava stesse migliorando ha avuto un altro problema e adesso sta in una buona condizione fisica e penso che l’ultima partita abbia fatto bene, al di là del gol che non ha gran significato, ma ha fatto un ottimo lavoro quasi paragonabile al lavoro di Tammy oggi. Lui cresce, cresce la sua fiducia e la mia nei suoi confronti. Nel calcio possono giocare solo 11, è una realtà che tutti noi conosciamo. Nelle altre squadre ci sono giocatori incredibili in panchina, ma le domande non arrivano spesso, tu mi chiedi subito di Belotti. Certamente potrei giocare con due punte ma poi dietro non ne ho altri”

Oggi 30 secondi?
“Eh meglio che zero, magari aiuti a vincere la squadra. Io voglio vincere le partite e anche trenta secondi mi aiutano a vincere la partita. Ovviamente poco, ma è così”

Smalling? Zaniolo?
“Zaniolo a me non deve fare niente, è un problema della società e deve risolvere con la società non con me. Smalling non posso convincerlo io. Penso ad ogni giorno, potevo andar via a dicembre sono rimasto qui, la mia vita è ogni giorno, qualche volta sembra che siamo in difficoltà, sembra che siamo una squadra da serie B ma in realtà siamo lì davanti con squadre fortissime”


MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA:

E’ più arrabbiato per le critiche o per le assenze che ha avuto?
“E’ sempre la vecchia storia, il campionato è una maratona, nelle maratone può succedere di tutto, ovviamente gli infortuni sono una cosa normale nel calcio, qualche volta un po’ di fortuna in più ti aiuta. Le squadre che non soffrono di tanti infortuni sono quelle che arrivano alla fine con la miglior classifica. Noi ogni infortunio o ogni squalifica diventa un problema, ogni giocatore che abbassa la forma e non la riprende subito crea un problema, siamo così come struttura. Chi non soffre è chi ha più possibilità di arrivare fino in fondo e raggiungere i propri obiettivi. Ho sempre detto anche prima delle ultime due sconfitte che una partita a settimana per noi ci rende una squadra che fa cose importanti, quando giochiamo tre partite a settimana la cosa diventa più difficile per noi. Qualche tifoso non lo capisce ed è normale, i tifosi amano il club e il loro mestiere non è fare calcio, la gente della stampa e principalmente quelli che commentano e criticano capiscono ma fanno finta di non capire, però io sono contento dei miei giocatori e anche quando non lo sono, sono con loro. Stiamo facendo il meglio possibile, abbiamo vinto contro un’ottima squadra, giocando 30 minuti fortissimi, in transizione, con pressioni giuste, potevamo fare altri 2-3 gol, abbiamo giocato molto bene, uno dei migliori primi 30 minuti giocati qui a Roma. Dopo abbiamo abbassato, non perchè io l’ho chiesto o perchè i giocatori volevano abbassare, ma perchè è la nostra natura come squadra. Ci sono allenatori che fanno cambi sistematici al 60′ e al 65′, la squadra migliora, noi non possiamo farlo. Oggi è importante vincere, abbiamo vinto bene, non dico in tranquillità ma in sicurezza. Giovane arbitro, ha fatto molto bene, una prestazione di grande equilibrio. Tre punti e andiamo a casa”

Oggi sul 2-0 al 94′ è stato fischiato Pellegrini. Come si spiega questa situazione?
“Qualcuno non capisce lo sforzo, qualcuno non capisce i sacrifici, ha giocato 95 minuti due giorni fa, così oggi 93 minuti, non è facile, però va bene, come minimo sa che il suo allenatore lo rispetta e rispetta il suo sforzo, tutto quello che fa per la squadra. Ovviamente non stiamo parlando di 60 mila fischi, ma 20-30-50 che fischiano, non ha grande espressione”

Noi vediamo solo le partite, non possiamo vedere altro. Camara e Solbakken sono giocatori che non ti danno garanzie?
“Camara non lo abbiamo comprato, lo abbiamo preso per sostituire Wijnaldum nell’ultimo giorno di mercato, viene qui per aiutarci, dentro le sue qualità e nei suoi limiti, ci aiuta quando abbiamo bisogno. Solbakken è un altro che non abbiamo comprato, è arrivato non durante la seconda preparazione ma il 1 di gennaio, quando il campionato iniziava il 4 gennaio, non capisce ancora le dinamiche di squadra che gli altri giocatori conoscono da un anno e mezzo. Se dovevo fare un cambio che pensavo di fare al 34′ con Dybala, cerco di giocare con la stessa dinamica di Paulo, quando Paulo continua a giocare, i minuti passano e la dinamica di partita cambia, a 25 minuti dalla fine, la squadra ha poca benzina, la squadra si abbassa, non voglio rischiare un giocatore che non conosce la differenza tra 5-3-2 5-2-3, che giocava 4-3-3, è un giocatore che deve imparare a giocare con noi, se prendiamo rischi e dobbiamo attaccare Solbakken va bene, ma se siamo in vantaggio 2-0 mi metto in tasca la vittoria e i 40 punti, che per me sono straordinari. Ovviamente qualcuno dirà che non è straordinario, per me lo è”

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