Mourinho: «C’è chi ride con le tasche piene»

Mourinho: «C’è chi ride con le tasche piene»

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Fronte comune. Nella conferenza stampa che precede Roma-Napoli José Mourinho torna inevitabilmente sull’umiliante sconfitta subita dalla sua Roma in Conference League ma – dopo le parole pronunciate nel post partita di Bodo – stavolta lo Special One si schiera apertamente dalla parte della proprietà e della dirigenza giallorossa: «C’è gente che ride con la Roma – tuona il portoghese – i Friedkin hanno ereditato errori di altri, lo stesso vale per Tiago Pinto. Sono stati spesi tanti soldi per rimediare a cose fatte prima. In estate abbiamo speso per cercare di fare pulizia e creare le condizioni per il successo di un progetto che ha bisogno di tempo. C’è gente che ride con le tasche piene di soldi e commissioni, ma che poi ha detto arrivederci a tutti. E chi paga? I Friedkin, Tiago e Mourinho in panchina. Il mio lavoro è essere onesto. Giovedì è stata responsabilità mia, lasciate i Friedkin e Tiago in pace, stanno facendo un lavoro fantastico. Se pensano di potermi aiutare di più a gennaio e in estate, ne sarò felice. Ma io sono qui con loro».

Come scrive il Tempo, un attacco frontale alla precedente gestione con un discorso senza mezzi termini, volto a chiudere definitivamente il capitolo Bodo Glimt ma mettendo comunque in chiaro che il 6-1incassatoin Norvegia è destinato a rimanere una cicatrice indelebile nella storia del club: «Chi parla di un rapporto conflittuale con la società dice una bugia. È normale, come ogni allenatore vorrei più giocatori ma ho grande rispetto per i Friedkin e Pinto. Ho accettato questo lavoro conoscendo la situazione. Sono l’unico responsabile del risultato di giovedì. Purtroppo rimane nella storia della Roma e non posso fare niente. Rimane anche nella mia storia e in modo meritato». Non cambia però il giudizio sulla rosa a disposizione e su una panchina con poca esperienza: «Alla Juventus se Chiellini è infortunato gioca de Ligt, se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio. Noi in qualche ruolo abbiamo soluzioni di livello, ma in altre no. Non c’è da nascondersi. Questo significa che una cosa è la squadra, un’altra è la rosa. Abbiamo una squadra ma dobbiamo costruire una rosa. Servono mercato e soldi.

I proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile e verso di loro non ho problemi, porto soltanto rispetto». A differenza delle ultime settimane, Mourinho ha anticipato la formazione che alle 18 scenderà in campo contro il Napoli di Spalletti: «Sia Zaniolo che Karsdorp stanno bene. Farò giocare la stessa squadra che ha affrontato la Juventus. In panchina avremo anche ragazzi di 17 o 18 anni come Missori». Una scelta non casuale: i giocatori che hanno maggiormente deluso il tecnico contro il Bodo infatti sono destinati ad un turno in tribuna. Tra loro dovrebbero esserci Kumbulla, Diawara, Villar, Calafiori e Borja Mayoral. Quello con gli azzurri sarà il terzo scontro diretto da inizio stagione ma, nonostante le sconfitte con Lazio e Juventus, il ruolino di marcia nei big match non sembra preoccupare Mourinho:«Nelle ultime due stagioni siamo finiti al 6° e al 7° posto. Questa è l’unica cosa che mi interessa. Se noi miglioriamo rispetto all’anno scorso e non vinciamo nessuna delle partite contro le grandi squadre, per me non è un grande problema».

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