Mourinho: “Controllato il match senza dominio del pallone, merito dello sforzo e...

Mourinho: “Controllato il match senza dominio del pallone, merito dello sforzo e dell’empatia dei ragazzi. Risultato aperto, la prossima sarà una settimana pericolosa”

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Coppa Italia di calcio 2022/2023 Roma vs Cremonese Quarti di Finale

Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 2-0 sulla Real Sociedad:

La prestazione?
“La Real Sociedad ha avuto il controllo del pallone e ci ha creato dei pericoli. Il merito dei ragazzi è stata la loro organizzazione, è stato il loro sforzo, è stata la loro empatia in campo: sto in difficoltà, ho bisogno di te. Era molto difficile giocare contro un rombo, ma non era una cosa nuova per noi perché abbiamo affrontato Empoli e Salisburgo. Dovevamo avere una mentalità forte, soprattutto quando non si ha il controllo del pallone. Abbiamo controllato la partita ma, qualche volta, senza avere la palla. Il secondo gol può essere importante ed è arrivato in un momento in cui poi dovevamo solamente controllare”.

Quanto lavoro c’è dietro questa forza che si è creata all’Olimpico?
“È la squadra. Non conosco una squadra che non difende da squadra, puoi avere i migliori al mondo, ma se non difendi da squadra vai in difficoltà. Da Rui Patricio a Dybala hanno lavorato tutti, nessuno escluso. Il lavoro Dybala dal punto di vista difensivo dice tutto. Conosciamo i nostri limiti. Questo 2-0 è buono solo se non prendiamo 3 gol. Non dirò mai che è stato un ottimo risultato”.

L’azione del primo gol è splendida.
“L’ho vista ieri questa azione (ride, ndr). Abbiamo giocato con due quinti freschi e hanno fatto molto bene. El Shaarawy ha anche i gol nei piedi, aveva benzina per spingere. L’azione è stata preparata in allenamento. A me non piace giocare contro un rombo dal punto di vista difensivo, ma mi piace affrontarlo dal punto di vista offensivo. Nel secondo tempo ci è mancato un po’ il controllo del pallone, ci eravamo preparati con il possesso del pallone tra i nostri piedi. Questa settimana è pericolosa, accumuleremo stanchezza. Giocare contro Lazio, Juve o Milan è lo stesso per me. Dobbiamo andare poi in trasferta in Spagna e sarà difficile, senza pensare al derby”.

Hai messo El Shaarawy per sfruttare le ripartenze?
“Sì, era una scelta strategica, ma non è stato facile scegliere. Noi non abbiamo attaccanti in panchina, non c’è neanche Solbakken che non è in lista Uefa. Nel finale di partita mi sono ricordato che ieri il Bayern Monaco aveva Mané, Sané e Gnabry in panchina, a me ne basterebbe uno di loro (ride, ndr) per metterlo al posto di Dybala. Magari avremmo vinto con più gol di scarto. A volte El Shaarawy rimane in panchina perché ho bisogno di soluzioni offensive. È dura, ma i ragazzi sono fantastici. Ora c’è il Sassuolo, Dionisi sta a casa tranquillo a bere un’acqua frizzante (ride, ndr), ma ce la giocheremo”.


Mourinho in conferenza stampa

L’allenatore della Real Sociedad ha detto quello che hanno detto 8 allenatori precedenti qui, cioè che la Roma sfrutta errori degli avversari e lascia l’inerzia agli altri, io ho visto la Roma invece controllare la partita, andare in vantaggio, gestire i risultati. Non può essere un caso?
“No non lo è, abbiamo perso qui solo per 1-0, non siamo una squadra che segna tanto, non abbiamo tante soluzioni offensive, cosa che invece possiamo fare sugli esterni con 5 uomini e possiamo schierarne sempre due freschi. In attacco non abbiamo tanto oggi, in una gara ad eliminazione un gol può fare la differenza. E’ entrato Belotti per Tammy, ma dopo non avevo altri giocatori offensivi, con Solbakken che ora è out per infortunio ma non è in lista UEFA. Abbiamo poche opzioni, la nostra forza è l’organizzazione della squadra, con 11 giocatori che lavorano tanto, dove non c’è spazio per lavorare in 9 o in 10, lavorano tutti, analizziamo bene gli avversari, cerchiamo di comprendere i loro punti di forza, facciamo quello che possiamo. Siamo tranquilli, l’ho imparato con l’esperienza, vale dopo le sconfitte e dopo i periodi positivi. La prossima settimana sarà pericolosa, a San Sebastian lo sarà, giocare contro la Lazio per me è lo stesso che giocare contro Juve, Milan o Inter, ma in questa città non lo è. Dobbiamo comprenderlo, è una città che vive con grande passione, se andiamo lì pensando che due giorni dopo c’è il derby, perderemo, hanno qualità, creatività, dobbiamo andare lì con tutto. E’ un 2-0 che vale il primo tempo, manca il secondo”

Matic?
“C’è solo un leader. I giocatori sono tutti uguali ma mettono in campo esperienze diverse di carriera, un modo diverso di pensare e questo è fantastico. Abbiamo bisogno di questo, siamo una squadra democratica, con un solo leader. Però è molto importante che in campo ci sia questa empatia, perchè gente che non comunica, che non cambia emozioni o punti di vista è gente che se perde, due vanno sotto la curva, tre bevono acqua e sette negli spogliatoi, invece la nostra squadra, nel bene e nel male, nelle vittorie e nelle sconfitte è sempre stata unita. Per me questo è un piacere”

 

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