Mourinho: «La mia missione impossibile»

Mourinho: «La mia missione impossibile»

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IL TEMPO (A. AUSTINI) – Un po’ di sano realismo. Un po’ di sana follia. Da due mattine i romanisti si svegliano e leggono dichiarazioni di Mourinho. E se venerdì qualcuno è tornato sulla terra sentendolo dire che «Grealish se venisse nel calcio italiano sarebbe un per club diverso, non per la Roma», ieri si sono certamente rincuorati nel racconto entusiasta sull’approdo in giallorosso: «I Friedkin – le parole dello Special One alla rivista GQ Portugal – mi hanno fatto risentire la passione per il calcio che c’è in Italia, specialmente a Roma dove non si vince un trofeo da 20 anni (intendeva uno scudetto, ndr). La mattina il Tottenham mi ha esonerato, il pomeriggio parlavo con la Roma. Ho commesso anche io degli errori e ho sbagliato ad accettare alcuni progetti, sono andato a Manchester in un momento di transizione, poi al Tottenham che non ha una storia di successi e ora la Roma con una nuova proprietà. Mi tufferò in questa missione impossibile, nel senso che la gente mi guarda considerandomi in un solo modo: un vincente». Per questo è stato scelto dai Friedkin, che nel documento inviato agli sponsor hanno scritto la loro dichiarazioni d’intenti: «Vogliamo una Roma tra le più grandi al mondo e che vinca trofei ai massimi livelli».

Sarà un percorso lungo, nessuno ha chiesto a Mourinho di vincere il primo anno, ma l’aspettativa, come lui per primo percepisce, è altissima. Mentre organizza il suo sbarco nella Capitale per fine mese si tiene in contatto con Pinto che non riesce ancora a dargli notizie definitive sugli acquisti. Perché la Roma ha un disperato bisogno di vendere. Dopo Florenzi, anche Nzonzi torna alla base, scaricato dal Rennes. Ma non è lui che preoccupa più di tanto – il suo agente sta parlando con il Benfica e altri club tantomeno Olsen. Per loro una soluzione si troverà, il problema è il numero infinito di giocatori da piazzare: più di 20. Tra questi Pau Lopez, ieri a Villa Stuart per una visita di controllo dopo l’intervento alla spalla. Cedere qualcuno a titolo definitivo o salutarlo con una risoluzione di contratto diventa una necessità.

Prima dell’avvio del ritiro la Roma vorrebbe annunciare l’acquisto di Xhaka, per il quale va trovata l’intesa con l’Arsenal, e quello di un portiere: Pinto ha in pugno Rui Patricio ma non molla la pista Gollini. Poi si penserà al centravanti e molto dipende da Dzeko, ancora non sicuro di restare: ma la pista Fenerbahce emersa ieri in Turchia è un fake.

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