Mourinho: “Leicester più riposato, spero non pesi. Daremo tutto per raggiungere la...

Mourinho: “Leicester più riposato, spero non pesi. Daremo tutto per raggiungere la finale. I tifosi vengano allo stadio non da spettatori ma per giocare con noi”

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Conferenza Stampa : Josè Mourinho e Bryan Cristante

Queste le dichiarazioni di Mourinho a Sky Sport:

Lei ha vinto tutto, questa invece è una piazza che non vince un titolo da 14 anni. questi 90′ cosa significano?
Per me significano sempre la partita che non ho mai vinto, che è la prossima. Quella che non ho mai giocato, che è la prossima. La prossima partita significa sempre tutto per me, questo non cambia e non cambierà mai per me. Ma è anche una semifinale europea e una partita che può portare il mio club a una finale, cosa che dà un po’ più di significato. Ma è solo una partita che voglio e vogliamo vincere

Come arriva la Roma a una semifinale europea e cosa avere di più rispetto al Leicester?
E’ una semifinale ed essenzialmente dopo un pareggio all’andata e senza la regola dei gol fuori casa si gioca in una gara secca, la prima è da dimenticare. Per quello ho parlato di finale a Roma. Il loro vantaggio è qualcosa che sentivo già prima, quando ero in Europa League con il Man Utd praticamente abbiamo riposato 2 mesi prima di giocare in Europa. Loro hanno potuto farlo, noi no. Per loro ovviamente in Premier è finito tutto, per noi in campionato siamo in lotta punto a punto per il quinto posto. Dobbiamo superare questo svantaggio, loro hanno una squadra piena di talenti ma siamo forti anche noi e vogliamo vincere. Sembra facile da dire e difficile da fare, ma vogliamo vincere.

Un anno fa l’annuncio ufficiale del suo arrivo alla Roma: si aspettava che questa luna di miele sarebbe stata così intensa.
È passato un anno dall’annuncio, ma facciamo passare qualche settimana e poi parleremo davvero del primo anno dal mio arrivo a Roma.

L’accoglienza che vi attenderà all’Olimpico domani? si percepisce forte questo respiro?
Dipende, si può andare allo stadio per guardare la partita o giocare. Se si va per il primo motivo, avere 7 mila, 70 mila o 700 mila spettatori non cambia, la differenza non si sente. Quando la gente va per giocare, allora si sente. Con il Bodo l’abbiamo sentito, non abbiamo giocato 11 contro 11, abbiamo giocato con tanti romanisti nello stadio. Nell’ultima 11 contro 11, più qualcuno in Curva Sud, ma lo stadio non ha giocato con noi. Domani se i tifosi vogliono fare la differenza non devono vedere la partita, ma giocare con noi. Spero ci saranno per giocare.


CONFERENZA STAMPA – Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Leicester:

Stagione lunghissima per tutte e due le squadre, con una differenza sostanziale, che da un po’ di tempo il Leicester pensa solo alla Conference. Arriveranno molto riposati rispetto alla Roma. Che peso può avere?
“Spero nessuno veramente, ma la tua analisi è ovvia, io sono stato già in quella situazione, quando tu non hai nessuna possibilità in campionato di raggiungere i tuoi obiettivi e hai una competizione europea, il focus diventa quest’ultima. Anche se per loro questa non è la loro competizione europea, perchè era l’Europa League, è un modo per potersi qualificare in Europa, è logico quindi che facciano turnover. Noi non lo possiamo fare, abbiamo campionato da giocare, abbiamo possibilità di raggiungere le coppe in campionato, non possiamo cancellare questa ipotesi e dobbiamo giocarcela fino alla fine. Spero che domani non pesi, spero che l’aspetto emozionale possa mettere i miei in uno stato di anima altissimo, che possa aiutarli a vincere la partita”

Come si sostituisce un calciatore come Mkhitaryan?
“Noi non abbiamo un altro Miki, ci sono squadre top dove hai due giocatori simili per ogni ruolo, queste squadre possono fare turnover perfetto, che non soffrono quando hanno delle assenze, noi non abbiamo un altro Mkhitaryan, è evidente, non c’è possibilità di fare lo stesso con altri calciatori. Possiamo giocare in maniera diversa, senza cambiare l’obiettivo: andare in finale. Vogliamo lasciare tutto quello che abbiamo sul campo. Domani sarà la 14° partita di Conference, abbiamo iniziato in Turchia, giocando ogni giovedì, poi la domenica con tante difficoltà ed evidenti conseguenze. Siamo qui, come squadra andremo lì domani a combattere”

Rodgers ha detto che sarebbe felice di ricevere solo una coppa di thè?
“Beh ho preparato una bottiglia di vino inglese, ma se vuole una tazza di thè va bene”

Cosa ne pensa della squadra di Rodgers?
“Quello che sta facendo il Leicester è fantastico, dopo la vittoria della Premier il modo in cui è cresciuto il club in ogni livello è fantastico. Congratulazioni a tutti. Rodger non mi sorprende, la gente dimentica cosa abbia fatto al Liverpool con molte meno risorse che il Liverpool ha ora. La gente non si concentra sul campionato scozzese, anche lì è stato fantastico. Il Leicester e Rodgers molto molto bene…spero che domani vada bene per noi e non per loro”.

Le sue emozioni per una semifinale dinanzi ad un Olimpico pieno, vista l’ansia che c’è in città?
“Non c’è dubbio sull’empatia che si è creata tra di noi, noi squadra, io, giocatori con i tifosi, su questo non c’è dubbio. Siamo insieme in competizione da 10 mesi, con momenti più belli o meno belli da ricordare o dimenticare, siamo sempre stati insieme, con grande empatia. Arriviamo ad un momento in cui giocheremo le ultime due partite della stagione all’Olimpico, contro Leicester e Venezia. Sarebbe bello festeggiare questa empatia che si è creata, che rimarrà al di là dei risultati, ma meritiamo tutti di finire bene queste due partite dell’Olimpico. Ai tifosi dico che noi giochiamo per noi e tanto per loro, mi piacerebbe che loro giochino la partita con noi, perchè si può stare allo stadio come spettatori, ma anche a giocare la partita. Se abbiamo 70 mila spettatori, il significato è niente, ma se abbiamo 70 mila che vogliono giocare, la storia è diversa. Noi chiediamo questo alla gente: non venite allo stadio per guardare la partita, ma per giocarla”

Il Leicester?
“Ad essere onesto vincere al Leicester significa più di vincere titoli al Chelsea, al Man United. A parte le battute, certamente vuole vincere. Soprattutto perché è l’unico modo per raggiungere una competizione europea l’anno prossimo. L’unico modo per farlo è vincere la Conference”.

Ma lei quanto è ambizioso di vincere?
“È la stessa in ogni partita. Voglio vincere sempre la prossima partita e la prossima è una semifinale ancora di più. Perché ti dà il diritto di giocare una finale. Non è solo il prossimo match, ma una speciale partita. La nostra corsa è stata in Conference, ed è stata davvero difficile, sono 14 partite e abbiamo la possibilità di andare in finale, dobbiamo giocare al nostro massimo livello per meritare la finale”.

Si sta divertendo nel progetto Roma?
“Mi sto divertendo molto, sono felice ogni giorno di venire al centro sportivo e non posso negarlo. Voglio di più? Sì. Voglio che la prossima stagione pensiamo in modo più grande? Sì. Ma conosco il progetto, cerco di dare tutto quello che ho e amo lavorare con la gente qui. Credo che meritiamo finire la stagione con qualcosa da celebrare, un trofeo sarebbe fantastico. Finire in una posizione che ci consente di giocare in Europa è anche positivo. Domani è un altro grande passo, non dimentico e non nego che giochiamo contro una buona squadra ma lo siamo anche noi”.

Veretout e Oliveira vivono momenti diversi, sono diversi per caratteristiche  e intensità. Che momento stanno vivendo?
“Non c’è un giocatore per giocare al posto di Miki con le sue stesse caratteristiche. Tu sai quello che noi abbiamo, tu hai detto bene, sono diversi da Miki. Però giochiamo come squadra, cercheremo sempre di nascondere tra virgolette i problemi che abbiamo, che non siamo una squadra perfetta, di esplorare e scoprire i piccoli problemi che il Leicester avrà. Sergio e Veretout, come gli altri, sono in condizione di dare tutto quello che hanno da dare. Domani è molto possibile di vincere, solo se siamo tutti al massimo livello, sono assolutamente convinto che i ragazzi che hai citato o altre opzioni ci aiuteranno”

Che partita dobbiamo aspettarci?
“Sempre difficile da prevedere quello che sarà la partita, qualche volta vuoi fare una partita e ne esce una diversa, a me piacerebbe una partita come quella di Leicester, dove Rui ha fatto una parata in 90 minuti. Questo significherebbe che non avremmo grossi problemi, sarebbe importante per noi. Il pubblico può aiutare, se vuole giocare con noi, ma la squadra deve avere maturità e intelligenza di gioco per gestire l’evento in modo razionale e poco emozionale”

E’ abituato a momenti come questo, a partite così importanti. La sua proprietà come si avvicina a questa sfida? Come stanno vivendo queste ore i Friedkin?
“No non ci siamo scambiati nessuna idea, il presidente e i suoi figli mi conoscono già un po’, sanno che prima della partita la mia vita sono io, i miei assistenti, i miei giocatori, che non mi piace condividere, non mi piace stare con altre persone, neanche fare le conferenze stampa, sono qui perchè sono obbligato a farle. Conosco già molto bene loro, facile da capire, che al di là dei tifosi, degli innamorati di calcio e del suo club e gente così vive questi momenti importanti. Vedo da loro rispetto per la nostra privacy come squadra, per la nostra concentrazione, ma posso capire che dalla loro parte esiste questa diversità nell’approccio. Sono super felici di avere una semifinale in casa, con uno stadio pieno, con i tifosi, con grande gioia e andiamo lì tutti insieme. Se la nostra gente giocherà con noi, può fare la differenza”


 

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