Mourinho: “Pinto travisato, serve maturità: Zaniolo rimarrà qui almeno fino al 2024....

Mourinho: “Pinto travisato, serve maturità: Zaniolo rimarrà qui almeno fino al 2024. Pellegrini domani out”

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Conferenza Stampa : Josè Mourinho

CONFERENZA STAMPA – Le parole in sala stampa di mister Mourinho alla vigilia di Roma-Genoa:

Col Genoa, come si prepara una partita contro una formazione indecifrabile? Pellegrini?
“Lorenzo non convocato, non è ancora pronto per giocare. Col Genoa ovviamente è difficile, hanno cambiato allenatore e forse più di metà della rosa, hanno tante opzioni, è difficile capire se la gara contro l’Udinese serve come una base, o se cambieranno di nuovo. E’ una situazione difficile da capire, però la cosa più importante per noi, rispetto alla proposta di gioco del Genoa, è che giochiamo in casa, i nostri tifosi tornano, abbiamo due vittorie consecutive e sarebbe importante fare la terza vittoria di fila. Su questo dobbiamo concentrarci. Ovviamente abbiamo studiato la sfida ultima che il Genoa ha giocato contro l’Udinese. Pensiamo a noi, ai nostri tifosi che tornano all’Olimpico e facciamo tutto il possibile per vincere”

Zaniolo centrale nel suo progetto tecnico e lo è sempre stato anche con questa nuova proprietà, soprattutto nei fatti. Le dichiarazioni di Pinto sono state travisate e gonfiate? Qual è la sua opionione?
“Le parole del direttore sono assolutamente normali, è difficile per un direttore sportivo o generale, onesto, diretto, che non nasconde, che non vende fumo, dire che un giocatore X sarà qui al 100% in questa stagione. Serve maturità, parola chiave nel nostro progetto Roma, penso che sia importante anche per voi. Noi come club stiamo dimostrando maturità, anche se per qualcuno non è così, ma il profilo e lo stile del progetto, il modo di comunicare mio e del direttore, esprime grande maturità. Il modo di accettare, di comportarsi, di credere, di appoggiare da parte dei nostri tifosi dimostra maturità. Penso che in generale, dalla vostra parte, serve un pochino di maturità. Questa risposta del direttore che è stata completamente isolata dal contesto della conferenza stampa, andava presa con maturità. E’ stata estrapolata per fare dei titoli in prima pagina. Sono contento dell’ultimo mercato. Se mi chiede se preferisco il mercato di altre squadre, magari ovviamente sì. Sono stato già al Chelsea, all’Inter, al Real Madrid, in quel profilo di mercato. Ma il nostro profilo di mercato lo apprezzo, ne sono contento, perchè oggi siamo più forti del 31 dicembre, cedendo 4 giocatori che non hanno giocato tanti minuti con noi e abbiamo preso 2 giocatori che in 2 settimane hanno fatto più minuti dei 4 che sono usciti. Il mio obiettivo è di migliorare sempre in ogni mercato, fino all’ultimo che solo Dio e i Friedkin sanno solo quando e ovviamente i migliori giocatori devono restare con noi. Nel caso specifico di Nicolò, minimo fino al 2024 è un nostro giocatore”

E’ stato difficile preparare la partita di domani pensando alla sfida di martedì contro l’Inter?
“No, non abbiamo mai parlato ancora dell’Inter, non abbiamo perso un minuto su questo, neanche gli analisti. Siamo concentrati sul Genoa, poi avremo due giorni per prepararla. Domani alle 20 sarò qui con lo staff per iniziare a pensare alla gara di Coppa, ma fino adesso, giuro, neanche un minuto abbiamo pensato all’Inter. Domani è troppo importante per noi, concentrazione massima solo su domani”

Vina può riposare?
“E’ arrivato dopo gli impegni della Nazionale, ma in questa occasione non ha mai giocato. Altre volte è tornato o infortunato o con 2-3 partite giocate in 15 giorni. E’ tornato felice, perchè la sua nazionale ha vinto due partite, sono qualificati per il Mondiale, per un ragazzo che sogna questo, arriva in un bel momento. Siamo una squadra più equilibrata oggi, con più opzioni, abbiamo fatto il nostro mercato con questa intenzione, senza il potere di altri di fare quello che uno sogna, ma abbiamo trovato equilibrio in tutti i ruoli. Abbiamo tre terzini e abbiamo più opzioni, ci saranno minuti per tutti giocando ogni 2-3 giorni”

Pellegrini può essere pronto per martedì? A Empoli è ritornato alla difesa a tre, ma con Pellegrini è immaginabile un centrocampo a tre con Pellegrini, Mkhitaryan e Oliveira o sono troppi?
“A Milano col Milan abbiamo giocato con Veretout-Pellegrini e Mkhitaryan, Sergio paradossalmente è più posizionale rispetto a Veretout, che ama andare. Stiamo bene a centrocampo, abbiamo tante opzioni diverse, se pensiamo al futuro abbiamo bisogno ancora di un nuovo centrocampista, un regista puro che ancora non lo abbiamo, un mediano che stia lì e permetta agli altri di giocare tra le linee. Per il momento abbiamo tante opzioni, compresa quella di Bove che sta crescendo tanto, sono contento perchè è un ragazzo che ha grande maturità. E’ una rosa che in questo momento è più equilibrata. Quando una squadra cresce, capisce meglio i ruoli, c’è più cultura tattica, si comprendono meglio i diversi sistemi, nel calcio di oggi una squadra deve esser pronta a giocare con sistemi diversi, giocheremo sempre con tre giocatori a centrocampo. E’ possibile che Lorenzo rientri martedì, si è allenato ieri ed oggi che ha fatto tutto con la squadra, ha bisogno di riposo domani perchè ha lavorato tanto per recuperare”

Alla Roma serve di più tornare in Champions o vincere una delle due Coppe? Quanto crede nel lavoro più specifico sulle zone di campo?
“Io penso che il modo più facile di vincere è avere i giocatori più forti, però credo nei metodi di allenamento e per questa ragione sono allenatore, altrimenti farei un altro mestiere. Le divisioni del campo agevola il lavoro, permette di controllare meglio il loading di lavoro, poi il lavoro settoriale credo lo facciano tutti. Poi oggi con il copy past qualsiasi giovane allenatore può trovarla anche su Internet. Cosa è più importante? Difficile da dire, perchè finché è possibile vorrei centrare tutte e due. Se siamo in Conference, giocheremo con tutto quello che avremo e finché la matematica non ci condanna dobbiamo credere al quarto posto e provare a vincere tutte le partite. Arrivare quarti è importante economicamente, per il prestigio, perchè giocheresti la competizione più importante del calcio mondiale ma anche vincere è importante. Vincere è come un virus, non negativo come il Covid, ma positivo, di un modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni, di definire i tuoi progetti di vita. Vincere è una cosa assolutamente fondamentale, sarebbe molto importante per noi. Obiettivo numero uno è vincere domani”

Rispetto agli obiettivi che si è posto, quanto è fondamentale per la costruzione di una maturità e di un’impronta vincente, questo periodo in cui siete gruppo squadra, tutti uniti?
Quando finirà questo periodo la stagione sarà finita, quindi ogni partita adesso diventa fondamentale, ormai siamo in fase decrescente. La Coppa Italia è ad eliminazione diretta, la Conference andata e ritorno. Ora siamo solo noi, questi giocatori e noi dello staff, con la speranza di riavere anche Spinazzola entro la fine di questa stagione”

Perchè il calcio è cambiato in termini di vittorie anche in trasferta? Oliveira arrivato per vincere le partite sporche?
“Contro la Samp chiesi all’arbitro in buona fede perchè non ha dato un cartellino giallo al portiere al 15′ e ha aspettato l’89’? Questo per dire che una squadra viene qui e vuole non giocare, vai contro l’essenza del gioco che è appunto giocare. Penso che un arbitro se da un giallo presto ad un portiere, per alzare il tempo effettivo quando la palla finisce dalle sue parti dopo. Il Genoa contro l’Udinese ha fatto un numero altissimo di falli, vuol dire che non ti fanno giocare. La maggioranza delle squadre oggi vogliono giocare, anche in Italia da quando sono tornato, nelle gare casalinghe all’Olimpico, pronti via la Fiorentina ha giocato in maniera fantastica, poi col Sassuolo che abbiamo vinto e poteva finire 4-4, sinonimo di questa evoluzione. Oggi nel calcio ci sono molte più partite”

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