Mourinho: “Temo il Sassuolo, l’arbitro e il VAR. Siamo da 4-5° posto....

Mourinho: “Temo il Sassuolo, l’arbitro e il VAR. Siamo da 4-5° posto. Mercato? Spero ci sia una finestrina ma è difficile”

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Conferenza Stampa : Josè Mourinho e Leonardo Spinazzola

La conferenza stampa di Mourinho alla vigilia di Sassuolo-Roma:

“Nello sport individuale sei tu da solo, sei tu e le tue capacità, le tue responsabilità, c’è bisogno di coraggio, serve personalità, bisogna stare lì dal primo all’ultimo e per questo mi piacciono molti sport individuali, soprattutto il tennis, quando perdi non puoi guardarti intorno, a dare la colpa intorno, ma devi parlare solo di te. E’ un esempio per gli sport collettivi che riporto anche nel mio ruolo. Se qualcuno pensa che io farò i nomi dei giocatori a cui mi riferivo l’altra sera, perde tempo. Internamente sì, ho avuto una buona comunicazione con i calciatori anche oggi. Quanto è positivo il rapporto con una persona, tanto è più facile dirgli una cosa brutta. Quando c’è empatia e amore è più facile dire certe cose. Ho detto quello che pensavo a questi ragazzi e adesso siamo tutti insieme per andare a Reggio Emilia e prenderci il risultato. E’ una partita che per diversi motivi non mi fa stare confortato”

Insidie del Sassuolo?
“La prima è il Sassuolo, ottima squadra, bravo allenatore, gran progetto per quello che fanno. Giocano 38-40 partite a stagione, arriveranno al top perchè si preparano da una partita, mi preoccupa la loro qualità e le difficoltà che ci hanno sempre opposto. Mi preoccupa Marcenaro, lo abbiamo avuto come 4° Uomo e non ha la stabilità emotiva per gestire l’importanza di questa partita che vale tanto, visto che siamo a tre punti dalla Champions. Non mi lascia tranquillo neanche il VAR perchè abbiamo avuto tanta sfortuna anche con lui. Berardi che è un calciatore assolutamente fantastico, che amo per come gioca, ma deve avere più rispetto per il gioco, per gli avversari, per le sceneggiate che fa spesso per prendere ammonizioni ed espulsioni. Lo amo e lo odio per i suoi atteggiamenti, se fosse un mio calciatore avrei tanti problemi con lui”

Ha avuto sempre buone reazioni dalla squadra dopo certe affermazioni. Come si porta la squadra al livello successivo? E’ solo un problema di qualità dei giocatori in senso complessivo?
“Ho detto ai giocatori oggi che se vogliamo avere l’ambizione di volere di più è questo tipo di profilo qui che ti fa stare sempre in una zona di conforto, che a qualcuno piace mentre a me no. Mi darebbe più adrenalina e emozione allenare una squadra che gioca per salvarsi, stare lì con l’adrenalina del punto che pesa, rispetto a chi sta sempre a metà classifica. Ci sono allenatori bravi che sanno far giocare bene le squadra ma in realtà non competitive. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo alzare il tono, avere meno superficialità, è sufficiente questo. Ho vinto il campionato con il Real con 100 punti e uno perso con 93, ogni fine settimana vincevamo noi e vincevano loro, se pareggiavi una volta era un dramma, è duro dover vincere ogni partita, servono gli attributi di tutti. Noi non abbiamo il potenziale per vincere tutte le partite, non abbiamo il potenziale per poter competere con Juve e Inter per lo Scudetto, ma di giocarcela con le altre per il 4-5 posto. Ho detto loro che si può migliorare questa situazione anche con il lavoro di campo, ma è dura perchè non c’è mai tempo. Speriamo che riusciremo a migliorare questa situazione, poi giocheremo in casa con la Fiorentina e avremo una settimana di lavoro finalmente”

Karsdorp un anno fa era un traditore, oggi è tornato titolare, vuol dire che lei sa dare diverse occasioni per riscattarsi? Si aspetta questo anche da altri?
“Possiamo parlare di Karsdorp, visto che mi sono riferito a giocatori che a volte entrano dalla panchina e non fanno il loro, è successo con Karsdorp. Eravamo al limite del divorzio, poi piano piano è tornato in gruppo, si è ripreso il posto, capisco che Ricky è Ricky, ha i suoi punti di forza e qualche debolezza, domani gioca, è fresco, mi aspetto che vada benissimo. Parlare della panchina,  è anche dire che la panchina contro l’Udinese ha vinto la partita, la panchina di Ginevra non ha cambiato niente, ma non abbiamo pareggiato per loro, ma per tutti noi, anche per qualche errore mio, forse ho scelto una squadra che non aveva la compattezza sufficiente. Potevamo anche stare 3-0 all’intervallo e non staremmo oggi parlando di questo”

Qual è il potenziale che secondo Mourinho oggi alla Roma? Serve qualcosa a gennaio?
“In condizioni ideali mi piacerebbe avere più opzioni e più qualità, ma non voglio essere interpretato negativamente, conosco perfettamente la nostra situazione. Siamo sottovalutati come allenatore, squadra, staff tecnico, club e proprietà perchè siamo riusciti a stare lì nella lotta con squadre che hanno altro tipo di potenziale. La mia squadra senza infortuni può lottare. Senza Smalling una partita è dura, senza 3 mesi? Se non rientra a fine dicembre, ha saltato 68 allenamenti e se torna ad allenarsi il 1 gennaio, avrà bisogno di altre settimane per lavorare e recuperare il suo livello. Quando vedete Kumbulla in campo per 15 minuti, fa riscaldamento, poi passaggi etc e dopo è fuori. Kumbulla e Smalling stanno fuori, Ndicka che è venuto qui grazie ad un’ottima operazione di Tiago, ma mi ricordo le sue parole: ‘E’ perfetto all’inizio per la panchina e crescere con te”‘ è diventato titolare per necessità. Abbiamo Cristante ma è adattato. Ormai sono andato in un’altra direzione mentale, ogni partita e ogni settimana ho questi? Andiamo con questi, proviamo a fare con questi, senza lamentarsi ogni secondo, sono molto più positivo di prima. Ndicka a gennaio va in Coppa d’Africa, domani con Marcenaro Mancini prende un giallo al 10’ con Berardi e salterà la Fiorentina, ma andiamo avanti…”

Internamente le è stato proposto qualcosa sul mercato oppure sa già che non si potrà far nulla e la Roma rimarrà con due centrali a gennaio?
“La situazione è complessa, con il FFP esiste anche il rischio che chi prendi non può giocare in Europa o devi metter fuori qualcun altro. E’ una situazione che la proprietà e il direttore gestiscono a livello economico, se mi arriva una finestrina aperta per fare qualcosa sarò contento di poter dare una mano e trovare una soluzione, altrimenti andremo avanti con quello che abbiamo. Prima di terminare fammi dire che con un mio amico allenatore ieri mi ha detto: “Chi è sfortunato con la Roma seconda nel girone di Europa League è la squadra di Champions che vi affronterà”.

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