‘Mystica’ Cristante, Mayoral ‘apprendista Pipita’ e il risveglio di Pau

‘Mystica’ Cristante, Mayoral ‘apprendista Pipita’ e il risveglio di Pau

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Nordista Romanista di Pino Vaccaro

Nella vittoriosa campagna di Crotone l’elmetto più luccicante è quello dei comprimari. Brilla da lontano come specchietti abbagliati dal sole di gennaio. Domenica arriva la corazzata, un po’ ammaccata, ma non per questo meno temibile di Antonio Conte, e il Profeta del Mozambico ha ordinato un discreto turn over. Eppure anche le seconde linee hanno risposto presente. Eccome se hanno risposto presente. Effetti speciali da Hollywood per Bryan Cristante in arte “Mystica”. Avete presente il personaggio dei fumetti multiforme diventato molto popolare grazie agli X-Men? Ecco, è la reincarnazione sul nostro pianeta in campo di Cristante. Non ho mai avuto particolare attrazione verso l’ex giocatore dell’Atalanta, ma devo ammettere che qualcosa nella mia percezione è cambiata dopo le parole al miele di De Rossi. Se uno come il nostro ultimo grande capitano spreca fiato e suggestioni per Bryan, chi sono io per non ascoltarlo? Versatile in maniera clamorosa il multiforme Cristante che assume a piacimento il volto di difensore centrale, il mediano e all’occorrenza anche quello di trequartista come ai tempi scintillanti dell’Atalanta alla corte di “Gasperson”. Tre giocatori in uno, intercambiabili, magari non sempre perfetto, ma utilissimo in ogni istante di una partita. È stato il perno delle giocate più efficaci e spettacolari della Roma, quando la palla si è mossa rapidamente tra mille piedi con il gioco rapido alto, basso e l’imbucata finale per il terzo uomo. Averne di Cristante: “Mystica” si è mosso con i suoi mille volti ingannando gli avversari. E lo ha fatto con grinta, la solita, e con sorprendente qualità. Quella che ad esempio aggiunge alla manovra dal basso quando Fonseca lo piazza nel cuore della retroguardia con due scudieri ai lati.

A proposito di comprimari, quanta bellezza nei gesti di Borja Mayoral, apprendista “Pipita”. L’ ex Madrid era arrivato a Roma con il bagaglio di giocatore molto tecnico, ma non propriamente efficace sotto porta. E invece si sta dimostrando letale, soprattutto quando parte dall’inizio. Sei gol in stagione non è un cattivo bottino, ma il secondo gol di ieri è da antologia. “Mystica” in profondità per Borja e raffica di tornado all’incrocio dei pali, come una sberla di Katrina a New Orleans. Piccoli Higuain crescono a Crotone. Il tempo dirà che cosa potrà effettivamente diventare Mayoral, ma oggi è un bomber di scorta di buonissimo livello. Due gol, uno da rapinatore vero e l’altro da giovane artista raffinato e zeppo di talento. Una mirabilia di prospetto.

L’ultimo comprimario in lista è Pau Lopez. Il portiere è sempre stato criticato, spesso anche ragionevolmente, ma a Crotone è stato super in almeno un paio di occasioni. Nel finale se non avesse riparato in uscita con prontezza alla superficialità di Mancini, avremmo dovuto soffrire negli ultimi minuti dopo aver dominato in lungo e in largo. Ma il “gatto” di Siviglia ha rispedito al mittente possibili incubi di giornata. Il portiere resta un rebus per tanti motivi, ma ieri è stato una certezza. Comprimario sì, ma in prima linea. Come questa bella Roma di Fonseca.

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