Na…polli, paga il duello di nervi con la Juve e la Roma...

Na…polli, paga il duello di nervi con la Juve e la Roma vince con un super Dzeko

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Tuttosport (S.Lanzo) – Bella, sporca e tremendamente cattiva la Roma al San Paolo, lì dove solo la Juventus in campionato era stata capace di incassare il jackpot dei 3 punti. Sono dolori per il Napoli che vede ingrandirsi l’ombra spaventosa della Juventus alle spalle: un solo punto a dividere capolista da inseguitrice, ma con i bianconeri di Allegriche hanno un match da recuperare con l’Atalanta e l’opportunità di mettere la freccia. La verità è che la goleada fin sorprendente riporta alla mente la Roma divertente e perfidamente concreta ammirata a tratti in stagione, pure in Europa. Sorpasso alla Lazio completato e terzo posto solitario per Di Francesco, aspettando il derby di Milano che chiuderà un week end di scossoni ed emozioni dalle parti alte.

LA DIFFERENZA – «Bisogna anche avere c…», raccontava a più riprese il saggio Sarri, a ragion veduta. E’ una dote pure questa, determinante soprattutto quando la lotta è serrata, come nella maratona scudetto che si trasforma in sprint con il passare delle giornate. E la Juventus di Allegri, sotto questo punto di vista, è dotata ben al di sopra la media: la qualità unita alla capacità di andarsi a prendere i punti anche quando ormai sembrano smarriti. E’ proprio tale mentalità che il Sarrismo, mescolato a un pizzico di consapevolezza in più rispetto agli altri anni, sta cercando di acquisire per disporre di freddezza e cinismo quando l’avversario è pronto per essere schiacciato. Questo manca al Napoli: killer instinct calcistico. Anche perché sotto il piano dello sviluppo di gioco la squadra si conferma esecutrice di rara perfezione, nonostante a sprazzi tenda a fermarsi per dare un’occhiata allo specchio, tracimando nel leziosismo. A viso aperto, senza paura. Anche perché non è partita da blitz tattici e strategie esasperate: 4-3-3senza fronzoli da una parte e dall’altra, con Hamsik assenza praticamente annunciata e, rispetto alle idee della vigilia, la novità da titolare di Perotti preferito a El Shaarawy. Serata frizzante fin dalle prime battute, con il pallone che schizza da una parte e dall’altra come in un flipper. Destro, sinistro, colpo su colpo in avvio: Under (con deviazione malandrina di Mario Rui) replica a Insigne, lo spettacolo non manca. Così come la sorpresa: segna Dzeko e il San Paolo inserisce per qualche istante la modalità silenziosa. E così, sul 2-1 giallorosso, Di Francesco va di baricentro basso e contropiede, Sarri risponde con la manovra ragionata – ancorché a tratti frettolosa – ché prima o poi tanto il gol arriva. Ma ad arrivare sono le reti d’autore di Dzeko e Perotti che allargano le dimensioni del colpaccio romanista. E rendono al Na

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