OCCHI SU – Quando si parla di lui tutti pensano al Leicester e allo storico scudetto conquistato in Premier. Tutti, ma non i tifosi della Roma. Quando si parla di Claudio Ranieri con un tifoso romanista, lui ripenserà a tutti bei momenti passati assieme, dallo scudetto sfiorato nel 2010 quando nessuno ci avrebbe scommesso un euro, fino all’ultimo Roma-Parma – nel giorno dell’addio di De Rossi – quando Sir Claudio si inchinò in lacrime di fronte alla sua gente. Ovviamente nella partita di domenica difficilmente vedremo una dichiarazione d’amore come quella sopracitata, ma comunque sarà una partita speciale per l’allenatore blucerchiato.
La storia del tecnico testaccino con la Roma non inizia nel migliore dei modi, nella prima occasione subentra ad uno Spalletti dimissionario dopo solo due giornate nel settembre del 2009, tra le incertezze di tutti visti i buoni risultati ottenuti dal tecnico toscano. Contro le aspettative porta la squadra alla finale di Coppa Italia, persa contro l’Inter, e ad un secondo posto a soli 2 punti dall’Inter capolista. Memorabile in quella stagione, il derby di ritorno, con la Roma sotto di uno all’intervallo, con Ranieri che decide di sostituire Totti e De Rossi, andando poi a vincere la partita. Famosa la conferenza stampa post partita in cui risponderà ai giornalisti dicendo: “Così facendo fate godere di più i tifosi romanisti”. Darà le dimissioni a febbraio 2011 dopo una brutta rimonta subita dal Genoa.
Tornerà a sedersi sulla panchina giallorossa per sostituire Di Francesco nel marzo del 2019. Tutti sanno cosa aspettarsi o quasi: 4-4-2, un assestamento alla difesa e tanto amore per la maglia e per la piazza soprattutto. In campionato riesce a portare la Roma al sesto posto a -3 dal quarto posto, ma è fuori dal campo che dà il meglio di sé: il mancato rinnovo di De Rossi fa infuriare i tifosi che protestano fuori Trigoria. Dalle mura del centro sportivo escono Daniele De Rossi e Claudio Ranieri, sotto la pioggia e senza nessuno a proteggerli, per discutere con i tifosi e spiegare come stavano andando realmente le cose. Un gesto che pochi giocatori e pochi allenatori avrebbero fatto, soprattutto in una situazione del genere. Ranieri lascerà l’incarico a fine stagione per le divergenze con la società.
Sono proprio gesti come quelli che hanno fatto innamorare i tifosi di lui, sempre genuino e sincero, mai una parola fuori posto, sempre con l’obiettivo di fare solo il bene della Roma. Nel complesso Ranieri ha allenato la Roma per circa due stagioni, ma sono state sufficienti per farsi amare dai romanisti, un amore che difficilmente svanirà e che funziona un po’ come una relazione a distanza: non ci si vede spesso, ma quando avviene è sempre bellissimo e speciale.
