«Non è finito nulla»

«Non è finito nulla»

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Roma - InterLEGGO – F. BALZANI – Stavolta il cuore non è bastato. La Roma ha pareggiato il primo round contro l’Inter (orfana di Cassano e Milito) dopo l’impresa di mercoledì a Firenze e per i giallorossi continua il mal vittoria in campionato del 2013 (finora 2 sconfitte, un pareggio e un settimo posto che grida vendetta). «Ma a me è piaciuta più questa Roma di quella che aveva vinto a San Siro all’andata – ha detto Zeman -. Stavolta ci sono mancati i gol, ma i ragazzi hanno dato tutto nonostante la stanchezza per i supplementari con la Fiorentina. Occasione persa? Siamo ancora in gioco per il terzo posto, mancano così tante partite».
Quella di ieri è sembrata la copia di Catania: prima mezz’ora da stropicciarsi gli occhi per la squadra di Zeman che però non è riuscita a concretizzare più del dovuto e nel finale di primo tempo ha subito il pareggio di Palacio. Più equilibrata la ripresa con la Roma stanca e imprecisa e l’Inter pericolosa nelle ripartenze. «Il centrocampo era stanco dopo una prima mezz’ora bellissima – ha confermato Zeman -. Non scordiamoci che giocavamo contro una grande squadra».
Per superarla non è bastato neanche il gol numero 222 in serie A di Totti, ora a due lunghezze da Nordhal per il secondo posto tra i marcatori di tutti i tempi in serie A. «Si mette sempre al servizio. Gli altri? Bene i due centrali, Balzaretti ha difeso meno e Piris qualche volta è andato in confusione. Tachtsidis ha sbagliato qualche palla facile. Lamela deve andare più senza palla in attacco». Migliore in campo, insieme a Totti, ancora una volta Marquinhos: «Cerchiamo sempre di vincere, ma non sempre ci si riesce. Il gol? E’ più merito loro che errore nostro». La rivincita contro il romanista Stramaccioni («Ero emozionato, certe cose mi toccano») ci sarà mercoledì in Coppa Italia, sempre all’Olimpico ma senza De Rossi (per lui sospetta lesione all’adduttore).
«Non rinunciamo all’idea di competere per la Champions», ha aggiunto Baldini che ha parlato anche dell’elezione di BerettaPensavamo che cambiare fosse la cosa migliore. Abodi era l’uomo giusto, Ma noi non abbiamo votato Beretta perché non coltiviamo interessi personali come fanno invece altri. Qui non cambia nulla».
Infine Bradley: «Facciamo ancora troppi errori per essere grandi; persi molti punti». Ieri la Roma ha ufficializzato il team che lavorerà al progetto dell’impianto: Woods Bagot, Xan Young e Joshua Boren

 

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