Nuvoloni minacciosi sulla terza rifondazione della Roma

Nuvoloni minacciosi sulla terza rifondazione della Roma

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rassegnastampaIL TEMPO – G. GIUBILO – E così, con il suo fardello di stracci sulle spalle, la Roma si avvia verso la terza rifondazione. Senza un tracciato preciso, senza una meta prefigurata, con il dubbio che nessuno sia in grado di indicare una strada che metta al riparo dalla tentazione di un’ennesima avventura.

Ha testimoniato, il disastro della Coppa Italia, come la Roma sia capace di sbagliare, a tutti i livelli, prima l’approccio e poi i comportamenti sul campo, tutti gli appuntamenti fondamentali. Esemplari le cadute contro il Pescara già con la testa altrove e, peggio, di fronte al Chievo che stava dimostrando come il suo campionato fosse già in archivio. Tutte circostanze che prevedevano capacità di far gioco, avversari senza alcuna intenzione di regalare spazi. Per salvare la stagione, non potevano bastare gli sprazzi di luce regalati dai talentini e dal patriarca indistruttibile, e neanche qualche risultato guidato dalla sorte.

Non c’è l’Europa, del sesto posto si dovrebbero vergognare tutti gli interpreti, ma l’allarme nasce anche, e forse soprattutto, dalle ombre sul futuro. Ancora una volta, la Roma si ritrova ai primi di giugno senza una guida affidabile, dovrà attendere, forse fino a giovedì, per sapere se il buonsenso di Galliani abbia avuto la meglio sui capricci del padre padrone, sui quali i romanisti devono contare per non trovarsi con i glutei per terra.

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