Ora guida Romagnoli

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romagnoli_alessioGAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – Certo, Francesco Totti è un’altra cosa e non potrebbe che essere così. Ma Alessio Romagnoli gli si è messo nella scia, almeno per quanto riguarda i numeri, segnando la sua prima rete in Serie A a soli 18 anni, un mese e venti giorni. Totti, ovviamente, fece meglio, cristallizzando l’orologio il 4 settembre del 1994, quando aveva 17 anni, 11 mesi e 8 giorni. Venti anni fa Francesco era il simbolo di un settore giovanile che aveva appena vinto uno scudetto Allievi e una Coppa Italia Primavera. Oggi Romagnoli è l’ultimo prodotto di una cantera che ha sparsi in giro tanti giocatori di prospettiva. L’ultimo ammirato, proprio domenica sera all’Olimpico, è Andrea Bertolacci, fino ad inizio stagione al fianco di Romagnoli nel ritiro di Riscone. Ma poi anche i vari Caprari, Crescenzi, Verre, D’Alessandro, Sini, Antei e tanti altri ancora.
Che favola – Alessio, dunque, può essere il simbolo di una nuova era. La patente per la A (in attesa di quella vera) se l’è conquistata piano piano, fino ad arrivare a domenica sera. E dopo le lacrime al gol, si è commosso anche a fine partita, tra le braccia di Nicolas Burdisso. «Faccio i complimenti al mio grande amico Romagnoli», ha scritto invece su Twitter l’altro compagno, Marquinhos, al posto del quale ha giocato lo stesso Romagnoli. Loro due sono il futuro della difesa della Roma, come Zeman («i due ragazzi sono la mia gioia») aveva già intuito. «È stata una serata indimenticabile — dice Federico Cavalli, agente di Romagnoli —. Alessio ha delle qualità importanti ed è un ragazzo serio. Non si aspettava di coronare la serata con il gol, ma per l’applicazione e la dedizione che mette nel suo lavoro sapevo che avrebbe risposto bene. La Roma ha avuto il merito di crederci, ora Alessio punta a confermarsi. È un giocatore dal grande avvenire, l’obiettivo è ritagliarsi uno spazio, soprattutto adesso che la Roma sa che può contare anche su di lui».
Che festa – Ieri, intanto, è stato il compleanno di un altro baby d’oro, anche se questa volta non prodotto dalla cantera giallorossa. Erik Lamela, però, ha festeggiato i suoi 21 anni al ristorante Gauchos, zona Mattia Battistini. A festeggiare Erik c’erano molti compagni di squadra, tra cui Lucca, Marquinho, Marquinhos (con tanto di sciarpa della Roma), Dodò e Castan (il figlio Gianluca in maglia giallorossa). Il menù? Tutto a base di asado, coca cola (e rhum) per tutti e una torta finale con la panna e le fatidiche 21 candeline. Lamela, tra l’altro, tra poco riceverà in omaggio il nuovo Maggiolino (offerto dalla Volkswagen). Per Romagnoli, invece, c’è ancora tempo. Anche se sabato ad Udine toccherà ancora a lui (Piris squalificato, Marquinhos incerto). Ed allora chissà che la favola non vada avanti ancora…

 

 

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