Osvaldo, mitraglia azzurra sulla Fiorentina

Osvaldo, mitraglia azzurra sulla Fiorentina

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GAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – Ieri ci ha pensato la Panini a convocarlo già per Euro 2012, inserendolo di fatto tra i venti azzurri dell’album e anticipando anche le scelte di Prandelli. E che lui a quell’Europeo ci tenga da matti, è fuori ombra di dubbio. Prima, però, Osvaldo ha un’altra missione a cui tiene e tanto ed è quella di mettere le ali alla Roma in questo finale di stagione. Mercoledì sera, contro l’Udinese, ci è riuscito, tra gol, assist e una partita piena di emozioni: dal dito sul naso («Tutti zitti», rivolto a tifosi o mondo della comunicazione?) al «sangue» lasciato sul campo, tra scatti, rientri e la dedica dopo l’1-0 per l’amico Heinze.

Ex di lusso Dopo aver segnato l’undicesimo gol della sua stagione, ora Osvaldo dovrà chiudere per un po’ la parte dolce del suo cuore: all’Olimpico domenica sera arriva la Fiorentina, dove ha giocato dal 2007 al 2009, due anni che gli hanno griffato gli affetti. Quelli suoi, personali, perché a Firenze ha conosciuto sua moglie Elena (lavorava alla Fiorentina e gli ha dato una bella bambina, Victoria, ma Daniel ha anche un figlio — Gianluca — in Argentina). E quelli dei tifosi viola. Lì, infatti, segnò due gol rimasti nella storia gigliata: il colpo di testa che siglò la vittoria (3-2) in casa della Juve (a 20 anni dall’ultimo colpo toscano) e la rovesciata all’ultima giornata con il Torino che regalò alla Fiorentina la Champions. Contro i viola, però, Pablo ha giocato poi solo due volte, entrambe con la maglia del Bologna: e non ha mai vinto, collezionando una sconfitta ed un pareggio (con gol). Nella disfatta di quest’anno a Firenze, invece, lui non c’era, punito da Luis Enrique con l’esclusione per la lite di Udine con Erik Lamela.

Decisivo o no? Una cosa è certa, oramai Pablo ha sgombrato il campo da tutti gli equivoci ed i dubbi con cui era arrivato la scorsa estate a Roma, con il peso psicologico di quei 15 milioni di euro che (allora) sembravano davvero tanti. Ed invece Osvaldo ha conquistato un po’ tutti, a colpi di gol, ma non solo. Di lui piace la grinta, il carattere, quel suo fuoco interiore che non lo abbandona mai. «Sta facendo davvero bene, anche se penso che domenica saranno decisivi Jovetic e Totti», ha detto ieri il doppio ex Abel Balbo. Osvaldo lo perdonerà, magari dedicandogli anche un gol.

 

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