Padroni del nostro destino

Padroni del nostro destino

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yanga mbiwa- lewandoskiPer il secondo mercoledì consecutivo le buone notizie per la Roma arrivano da altri campi. La scorsa settimana era stato il gol di Antonini contro la Juve a scatenare la gioia dei romanisti; questa volta è stata la doppietta di Seydou Doumbia all’”Etihad” di Manchester contro il City a riportare il sorriso sul volto dei tifosi e dei giocatori, nonostante la sconfitta contro il Bayern per 2-0. Un clamoroso successo oltre manica del Cska che permette ai ragazzi di Garcia di tenere ancora la seconda posizione nel gruppo ed essere padroni del proprio destino. Il prossimo 25 novembre sarà fondamentale fare bottino pieno in Russia per mantenere altissime le probabilità di passare agli ottavi. Anche al ritorno, contro i bavaresi, non c’è stata partita, con gli uomini di Guardiola che hanno comandato il gioco dal primo all’ultimo minuto, permettendo al portiere Neuer di essere spettatore non pagante per tutta la gara, tranne che per un prodigio sul tiro di Nainggolan al minuto 83. Oltre a questa conclusione del Ninja, e a un paio di incursioni centrali sempre del numero 4 e di Destro, i capitolini non si sono mai resi pericolosi. D’altronde questo atteggiamento era stato reso prevedibile dalle parole di Garcia nella conferenza stampa pre partita («abbiamo una possibilità su dieci di fare risultato») e dalle sue scelte di formazione. 4-4-2 con centrocampisti di corsa e quantità, per tenere più compatta la squadra, con l’obiettivo di non prendere un’altra imbarcata anziché provare a segnare e raccogliere qualche punto. La missione almeno da questo punto di vista si può dire sia riuscita, dato che si è limitato il passivo a due soli gol, e non ai 7 dell’andata, e la difesa ha offerto una buona prova di personalità, lasciando ai tedeschi solo 4-5 vere occasioni da rete, oltre che qualche velleitaria conclusione da fuori. manolas-riberyNegativa ancora la prova di Torosidis, decisivo nelle due reti del Bayern, che in partite così prestigiose fa notare l’assensa pesantissima del brasiliano Maicon. Chiaro anche il segnale del mister nel lasciare in panchina Gervinho, Totti e Pjanic, per tentare di trarre il massimo dalla prossima sfida di campionato contro il Torino, prima della sosta per le nazionali, che si spera consenta di recuperare qualche infortunato dalle parti di Trigoria. Non era certamente questa la partita da cui ci aspettavamo una rivalsa dei giallorossi. Il riscatto partirà da Domenica e dopo la pausa in cui la Roma dovrà, visto anche il calendario più abbordabile, cercare di accumulare un filotto importanti di vittorie sia in Serie A che in Europa.

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