Panchina scoperta

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IL MESSAGGERO (U. TRANI) – C’è grande attesa per il ritorno a casa di Walter Sabatini: oggi sarà nella Capitale, dopo il blitz in Sudamerica dei giorni scorsi. Rientra con un giorno di anticipo perché la Roma ha fretta di ingaggiare il nuovo allenatore. A Buenos Aires, intanto, il direttore sportivo ha opzionato qualche giocatore di prospettiva, ha offerto 12 milioni al River Plate per il baby fenomeno Lamela, e ha sondato la disponibilità di Marcelo Bielsa, sino al febbraio scorso cittì del Cile. L’allenatore argentino, però, da ieri sera è a Siviglia, pronto ad accettare la proposta del club spagnolo.
Uscendo di scena Bielsa, sul quale non c’era tra l’altro grande entusiasmo, diminuiscono i candidati per la panchina giallorossa. Sabatini ha contattato diversi tecnici, anche stranieri. Con altri sta parlando Baldini da Londra. L’ultima suggestione è lo spagnolo Luis Enrique, 41 anni ed ex centrocampista della nazionale iberica: attualmente guida il Barcellona B che lascerà a fine stagione. Lo vuole l’Atletico Madrid. I dirigenti della nuova Roma non hanno preso impegni e, a quanto pare, hanno deciso di aspettare la finale di Champions prima di tirare le somme. Sono convinti che dopo la sfida tra il Barcellona e il Manchester United a Wembley la situazione sarà più chiara con trasferimenti di primo piano. La conferma del rinvio della scelta definitiva viene dall’atteggiamento di Pioli, allertato venerdì scorso da Sabatini: l’allenatore del Chievo ieri ha parlato con il Palermo, chiarendo che sino a venerdì aspetterà la Roma. E’ l’unico allenatore del nostro campionato attualmente in corsa, anche se Delio Rossi, poco convinto di restare a Palermo, va sempre considerato un rivale. Molto dipende dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter, domenica sera all’Olimpico.

Dalla lista dei pretendenti, dunque, è ancora presto per depennare nomi, nonostante il Valencia abbia rinnovato per un anno l’accordo con Emery, tecnico emergente che piace molto a Sabatini. Non bisogna dare troppo peso nemmeno alle dichiarazioni di Jean Claude Dassier, presidente dell’Olympique Marsiglia, sul futuro di Deschamps: «Ho pranzato con Didier a mezzogiorno, dopo l’allenamento della squadra e, mentre parlo, lui è a dieci metri da me. Quando gli ho chiesto della Roma, mi ha risposto che non era al corrente di questo interessamento. È solo una stupidaggine in arrivo dall’Italia». Per la cronaca il francese è stato contattato già da tempo e la tentazione di prendersi una bella rivincita in Italia ce l’ha. È chiaro che però voglia prima conoscere i programmi del club giallorosso.
Strana una dichiarazione di Jorge Nuno de Lima Pinto Da Costa, presidente del Porto, su Villas Boas: «Sono convinto che resterà, ha una clausola di quindici milioni di euro e sta bene con noi. Mi ha detto che se non cederò giocatori non mi farà richieste di mercato». Il giovane allenatore portoghese, a quanto pare, è ancora un po’ indeciso. Franco Baldini lo sa e presto potrebbe fare un nuovo tentativo. Villas Boas non si fida delle strategie del suo club, mentre ha grande stima di Baldini, che oggi a Londra dovrebbe vedere James Pallotta. E presto anche Ancelotti per capire se davvero vuole restare in Premier League.

A Buenos Aires, oltre a incontrare Bielsa, Sabatini ha parlato con i dirigenti del Velez per chiedere il prezzo del centrocampista Alvarez e ha saputo che per il giocatore c’è un’offerta di 10 milioni dell’Arsenal. Nella sede del River Plate è invece andato per trattare due giocatori, il trequartista Lamela, opzionato da tempo, e il centrocampista Pereyra, quest’ultimo però extracomunitario. In più gli è stato offerto Martinuccio, attaccante argentino del Penarol con passaporto comunitario.
Sabatini oggi dunque sarà a Roma e, tramite l’avvocato Mauro Baldissoni che rappresenta il gruppo DiBenedetto in Italia, dovrà contattare Gian Paolo Montali, per la prima presentazione ufficiale. Magari non a Trigoria, dove però Sabatini è atteso nelle prossime ore per il debutto da direttore sportivo. Montali venerdì partirà per Londra, per rappresentare la Roma alla finale di Champions di sabato a Wembley, e preferirebbe spostare lì il vertice, coinvolgendo anche Franco Baldini. Ma la nuova proprietà vuole che Sabatini cominci a lavorare subito a Trigoria. Spetterà poi agli avvocati degli americani e a Unicredit risolvere la grana del doppio direttore sportivo: Daniele Pradè è ancora sotto contratto per due anni.

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