Ci fosse stato ancora Garcia, avrebbe certamente riadattato il fortunato proverbio francese “La chiesa al centro del villaggio” anche per Paredes.
Il calciatore monoritmo, apatico e lento della prima parte di stagione (ad eccezione dell’ottima prova di Cagliari) ha lasciato spazio ad un regista moderno, che sa quando giocare ad un tocco o salire palla al piede, smistare il gioco e dettare il ritmo.
Come scrive il Messaggero, Leandro fa finalmente correre il pallone e questo è dovuto al fatto che adesso non ha più calciatori fermi davanti a lui ma in continuo movimento.
Un regista, quindi, più due incursori (soprattutto quando c’è Cristante) che s’inseriscono a turno: è questa l’idea tattica della nuova Roma. Ora a Leandro manca soltanto il gol (finora ha segnato soltanto su rigore a Milano). A Rotterdam c’è andato vicino. Da domani in poi, ogni momento è buono. Di Francesco è avvisato.
