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VIDEO – PEDRO: “Ho scelto la Roma per continuare a vincere. Ritorno in Champions obiettivo minimo. Dzeko è felice di restare”

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25.08.2020 Nella foto: Pedro a Villa Stuart (Foto Gino Mancini)

CONFERENZA STAMPA – Queste le dichiarazioni di Pedro nella sala stampa di Trigoria:

Fienga: “Siamo veramente felici di presentare in maniera ufficiale Pedro, quando ha scelto la Roma e c’ha detto di sì siamo stati particolarmente contenti perché a livello europeo è il calciatore che ha vinto più di tutti. Questo è anche uno dei motivi per cui siamo contenti che abbia scelto la Roma, perché avere uno come lui significa importare mentalità e spirito vincente. Si è inserito molto bene e gli abbiamo affidato non solo il compito di far bene in campo ma anche di traferire i valori di un vincente all’interno della Roma”

Hai vinto 29 trofei, hai ricoperto molti ruoli e come giocherai con Fenseca?

”Ringrazio per le parole il Ceo Fienga. Nella nostra squadra ci sono tanti calciatori offensivi che giostrano alle spalle della prima punta, posso giocare a destra e sinistra, senza problemi, dove il mister vuole utilizzarmi gioco senza problemi, mi sento comodo alle spalle del centravanti, posso inserirmi o creare spazi per la punta. Mi adatterò a tutto, il mio obiettivo è aiutare la squadra”

Cosa manca alla Roma per arrivare a livello della squadra che è arrivata in semifinale di Champions League?

Siamo una squadra buona, con giovani e con un progetto a medio e lungo termine. Ci sono Edin e Miki, motivi per cui ho scelto di venire a Roma: per aiutare a creare una mentalità vincente. Tornare a fare la Champions è uno degli obiettivi e poi costruire una squadra più forte. Ho affrontato la Roma all’Olimpico con il Chelsea ed era molto forte. Ora c’è un giusto mix di esperienza e gioventù, l’obiettivo è di creare una squadra vincente per raggiungere gli obiettivi dei tifosi, ma anche i nostri.

Senti di avere una responsabilità maggiore contro una big come la Juventus?

Quando si affronta una squadra forte la responsabilità è alta, ma anche l’esigenza personale. Dobbiamo scendere per vincere ogni singola gara di campionato e di Europa League. Andare avanti e giocarsela con tutte. E’ un avversario difficile da battere, ma tutti vogliono vincere e gli stimoli sono particolari. Ora si tratta di tradurle e di metterle in campo domenica sera.

Che ricordi hai della Champions League vinta qui a Roma?

Non posso che conservare bei ricordi. E’ stata la mia prima Champions League vinta, ho avuto la fortuna di giocare all’ultimo minuto, era il mio primo anno al Barcellona. Far parte di una finale di Champions è stata la realizzazione di un sogno. Ora sono qui alla Roma e tornerò in questo stadio bello. Non posso che usare belle parole e bei ricordi per quella data.

Senti una responsabilità maggior per essere il giocatore più titolato?
“Ogni volta che si affronta la squadra campione in carica, come la Juventus, la responsabilità che si percepisce è molto alta e c’è un livello di esigenza personale molto alto. Ma noi dobbiamo scendere in campo sempre per vincere, così in Serie A e in Europa League, giocarsela alla pari anche con le più forti. Giocare con la Juventus ci dà stimoli in più, perché tutti vogliono batterli”

La finale di Champions all’Olimpico col Barcellona nel 2009
“Ebbi la fortuna di giocare un minuto, la mia prima finale di Champions League vinta, è stata la realizzazione di un sogno. Oggi sono qui come giocatore della Roma, tornerò a giocare dopo qualche anno in questo bello stadio e non posso che conservare bei ricordi di quel giorno”

Per la prima volta giochi in un club che non parte per vincere tutto. Quale motivazione ti ha spinto?
“La motivazione è la stessa, quella di avere una voglia forte interiore di vincere e raggiungere obiettivi. Sarà difficile ma dobbiamo creare questa mentalità forte, di andare avanti partita per partita, e raggiungere l’obiettivo minimo di arrivare tra le prime 3-4. Abbiamo una rosa forte per raggiungere la Champions”

Dzeko ti ha parlato? E’ felice di rimanere alla Roma?
Lo vedo felice. Edin è il nostro capitano ed è di un livello straordinario, ha fatto tantissimi gol. Ha un peso specifico importante nello spogliatoio e siamo contenti che lui resti con noi. Fa gol, fa la differenza e ti fa vincere le partite. Sono contento che resti con noi, la sua presenza e di altri calciatori importanti ci fa raggiungere i nostri obiettivi. E’ concentrato e spero che domenica possa giocare per farci fare una bella partita.

Hai la mentalità vincente, qui a Roma si parla già di Fonseca in bilico. Che consigli dai ai tuoi compagni per la partita?
Sappiamo di affrontare un avversario complicato, sarà difficile. Bisogna essere compatti, solidi e uniti. Non dobbiamo guardare quello che succede fuori o ascoltare voci che ci distraggono. Servirà una grande partita e commettere meno errori possibile.

Quanto è stata determinante nella tua scelta la presenza di Dzeko e Mkhitaryan?
E’ molto importante perché hanno esperienza e sono di livello. E’ una squadra giovane, ma con elementi d’esperienza. E’ importante quando scegli la squadra, questi calciatori rendono la squadra più forte. Colgo l’occasione per ringraziare i compagni per come mi hanno accolto dal primo giorno. Anche per i tifosi, per come hanno manifestato simpatia nei miei confronti. Spero di poter ripagare tutto questo sul campo.

Qual è l’obiettivo della Roma? Può tornare in Champions League la Roma?
L’obiettivo è questo, vincere. Io quando scendo in campo lo faccio per vincere. Quando pareggio o esco sconfitto, anche in allenamento, sono arrabbiato. Dobbiamo ambire sempre al massimo: vincere campionato, Europa League e tutte le altre competizioni. Questo è l’obiettivo mio e di tutti. Non è semplice, ma l’asticella deve essere a questo livello. Se si inizia la stagione dicendo che l’obiettivo è il quarto posto, poi si finisce per arrivare al settimo o all’ottavo. Vincere per arrivare più in alto possibile, i conti poi si faranno alla fine. La Roma, per club, tradizione e rosa, può ambire tranquillamente alla prossima Champions League.

Hai visto contro il Verona la fase difensiva in Italia. La conoscevi? Quanto è importante l’intelligenza tattica tua e di Mkhitaryan?
Già conoscevo il calcio italiano, anche se non avevo avuto modo fino ad ora. E’ difficile trovare spazi tra le linee e creare occasioni da gol. E’ molto tattico e con calciatori dietro la palla. Servirà intelligenza e mobilità per trovare spazi. Io vengo da un campionato che è l’opposto in questo senso. Sto lavorando in allenamento e guardando molte partite per capirlo il più rapidamente possibile, è difficile per gli attaccanti avere occasioni, ma cercherò di aiutare la squadra il più possibile.

Che ti ha colpito di più della città e dei tifosi della Roma?
Roma è una città bellissima. Ho passeggiato un po’ per il centro ed ho visto la città. Sono contentissimo anche del rapporto con i tifosi, ho ricevuto un’accoglienza affettuosa e sono contento del mio arrivo qui. Adesso tocca a me fare il meglio per poter ricambiare l’affetto ricevuto.

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