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IL PUNTO – Barra dritta, fiducia, equilibrio, nonostante il mare in tempesta. Il timoniere Fonseca mantiene la rotta e porta a casa i primi tre punti post-Covid. Non era facile ripartire, ancor di più ribaltare il risultato contro una squadra come la Samp, decisamente inferiore, ma organizzata in fase difensiva da un vecchio lupo di mare come Ranieri. Inizio confortante, tre-quattro palle gol su cui Audero, da grande frangiflutti, mantiene in vita i doriani, poi un cortocircuito che ha mandato i sistemi in avaria per diversi minuti. Il gol di Gabbiadini nasce da una serie di errori scatenati dal clamoroso svarione di Diawara, che Fonseca manda in campo dall’inizio con la volontà di dare minutaggio ad un calciatore che, in inverno pien,o aveva dettato regole e tempi sul ponte di comando. Tre mesi d’inattività forzata si vedono, sei sono devastanti sul fisico di un centrocampista che ha bisogno di reattività e aggressività per risultare un fattore. 

AS Roma Vs UC Sampdoria

UP AND DOWN – La Roma prova a riorganizzarsi, sfiora il gol ma in maniera confusionaria, ne trova uno splendido – annullato dal VAR e da una regola illogica – con un colpo di biliardo del soldato Jordan, che corre per tutti, gioca da terzo centrale in fase di possesso, rincorre e suona la carica per diversi minuti, non trovando però dinanzi a sé la qualità che Fonseca aveva sperato: la scelta di Pastore (per Pellegrini ancora non al meglio), Mkhitaryan e Carles Perez intorno a Dzeko non frutta quanto sperato. Nella ripresa però i cambi sono decisivi: dentro Cristante e Pellegrini, più Zappacosta per un ondivago Bruno Peres e i fattori questa volta cambiano sostanza e risultato finale. Dal piede felpato del numero 7 nasce l’assist del pari, che Dzeko scaraventa in rete ‘alla Batigol’. 9 assist stagionali, 4 per il bosniaco, una combinazione aurea su cui Fonseca ha costruito tante trame offensive della sua prima Roma. Il secondo assist nasce da una lunga sventagliata di Cristante (simile a quella nel derby) che Dzeko comprende in anticipo, bruciando nuovamente sul tempo Yoshida. Altro colpo al volo, altro gol (il 104esimo), che consegna ai giallorossi tre punti importanti. Tra i promossi Ibanez: prima da titolare in A, prima da titolare con la maglia della Roma, dopo un anno di apprendistato presso la bottega dei miracoli di Gasperini. “Si è conquistato il posto allenandosi al massimo” ha detto Fonseca dopo il match. Un segnale ai naviganti: ‘gioca chi merita’. L’abbondanza in questa fase è una risorsa, quasi un lusso considerando la moria di infortuni degli scorsi mesi. Ma anche uno sprone. Per giocare di più bisogna alzare il livello d’intensità e di qualità. E la legge è uguale per tutti, sul vascello di Paulo… 

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