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Di Stasi

Nel quadro d’incertezza che pervade la Roma, costretta suo malgrado all’ennesima rivoluzione estiva per sistemare un bilancio deficitario, una delle poche sicurezze alle quali aggrapparsi è Lorenzo Pellegrini. Toccherà a lui portare avanti nel post-Dzeko la tradizione dei capitani autoctoni della Roma.

Come scrive il Messaggero, in fondo già nel presente sta costruendo la sua credibilità da futuro capitano. È stato lui la voce della Roma nei rapporti con l’Aic di Tommasi e Calcagno. Ed è toccato sempre al numero 7 farsi promotore col gruppo del rispetto delle regole nella quarantena e dettare le linee-guida (insieme a Dzeko, Fazio e Kolarov) per l’intesa con la società riguardo il taglio degli stipendi.

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