PELLEGRINI: “Stiamo creando i presupposti per una stagione importante. Fonseca? Allenatore diretto,...

PELLEGRINI: “Stiamo creando i presupposti per una stagione importante. Fonseca? Allenatore diretto, sa quello che vuole”

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- Pruneti -

Lorenzo Pellegrini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Roma Tv. Queste le parole del giovane centrocampista romano:

Come stai?
“Sto bene. Stiamo lavorando, sono un po’ indietro rispetto ai ragazzi perché loro sono già alla terza settimana di lavoro, ma mi sto allenando per rimettermi in carreggiata.”

Che impatto hai avuto con il nuovo mister?
“Buonissimo, mi è piaciuto tanto. Gli allenamenti sono molto intensi. Molti dei giocatori nuovi tanti li conoscevo, tanti li sto conoscendo ora e posso dire che siamo un bel gruppo di bravi ragazzi. Quando si è giovani si riesce a capire determinate cose, poi in campo rende tutto più facile.”

Avere un rapporto con alcuni giocatori aiuta come Mancini e Spinazzola?
“Assolutamente sì, perché è importante quello che c’è all’esterno, che poi viene portato anche in campo”.

Ne parlate tra centrocampisti dell’abbondanza che ci sta in rosa?
“Adesso non ne parliamo perché siamo all’inizio, anche perché c’è qualcuno che sta ancora indietro e quindi si allena di più per recuperare la condizione al massimo.”

Che effetto ti fa essere già grande. Ti rivedi in Riccardi?
Sì, cerco di stargli vicino, capisco che non è facile per loro come non lo era per me. Poi ho deciso di farmi le ossa a Sassuolo, dobbiamo aiutare tutti, anche Mirko. Sono contento nel vedere ragazzi come noi che si riescono ad integrare, poi loro sono giocatori, ottimi. Faranno carriera in Serie A, magari nella Roma.

Tu che giocatore sei?
C’è chi si può definire incontrista e così via. La fase offensiva mi viene più naturale, quella difensiva è più complicata, mi devo impegnare. Il centrocampista centrale deve saper fare tutto, altrimenti devi fare un’altra cosa. Devi saper far tutto, spengo pure le luci e l’acqua fredda (ride, ndr).

Il campionato non è andato benissimo. Tra di voi c’è consapevolezza? Lo trasferite ai nuovi?
Assolutamente sì. Al di là di noi vecchi che cerchiamo di farglielo capire, anche l’allenatore e lo staff lo sanno: gli allenamenti sono intensi e ci sono i presupposti per fare bene. Dobbiamo migliorarci, è stato difficile per tante cose, anche per il campo, ma anche per ciò che c’è stato fuori, di cui però non voglio parlare. E’ stato complicato per noi giocatori e per la società, quest’anno dobbiamo giocare a pallone e vincere le partite. Ascoltiamo quello che c’è fuori, ma dobbiamo rimanerne il più possibile fuori.

Com’è il mister? Ci hai già parlato?
E’ molto diretto e questa cosa mi piace, non è scontata. Lui vuole questo e tu devi farlo. Cerca di metterti a tuo agio, ma per fare quello che dice lui, così deve essere un allenatore. Mi piace il modo che ha di pensare il calcio, sono anche poche settimane che lavoriamo, ha bisogno di tempo per esprimere il gioco che ci chiede. Le sensazioni del gruppo sono positive, entriamo in campo e lavoriamo, fuori siamo tutti bene insieme ed è molto importante.

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