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Per la Roma, per l’Italia: oggi a Udine Mourinho si affida nuovamente a Mancini, Cristante, Pellegrini e Zaniolo

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In corsa per la Champions, la Conference League e… il Mondiale in Qatar. È il destino dei 4 moschettieri italiani che nei prossimi 15 giorni si giocano molto. Con la Roma e la Nazionale. A partire da oggi al Friuli, Mancini (che spera nella convocazione del ct in extremis), Cristante, Pellegrini e Zaniolo iniziano il loro personale tour de force. Fisico ed emotivo.

Come scrive il Messaggero, in campionato prima Udine e poi il derby, preceduto dal ritorno col Vitesse. Partita da non sottovalutare, quella contro gli olandesi, nella quale bisognerà staccare il pass per i quarti di Conference. Un via libera ben più pesante è atteso invece per l’ultima settimana del mese. In ballo c’è il Mondiale con tutto quello che può rappresentare per la carriera di un calciatore. In Russia, quattro anni fa, l’Italia è rimasta a guardare. Concedere il triste bis in Qatar sarebbe un autogol clamoroso per i neo campioni d’Europa, da evitare in tutti i modi. Un passo alla volta. E il primo è quello di Udine. La vittoria della Juve a Genova ha nuovamente portato il gap a 9 punti ma l’obiettivo, per ora, è rimanere in scia. La Roma arriva da 7 risultati utili consecutivi in campionato che rappresentano la striscia più lunga d’imbattibilità dello Special One in giallorosso. E un ruolo fondamentale in questa rinascita lo hanno avuto proprio i 4 azzurri. Un asse italiano che in serie A nessuna big può vantare. Non l’Inter (Bastoni e Barella) e il Milan (Tonali e Romagnoli) ma nemmeno il Napoli (Di Lorenzo, Politano e Insigne), l’Atalanta (Zappacosta e Pessina) e la Lazio (Acerbi, Zaccagni e Immobile).

L’unica che a inizio stagione poteva contare su 4 moschettieri italiani titolari era la Juventus. Ora, però, l’infortunio di Chiesa ha ridotto a tre gli azzurri imprescindibili di Allegri (Chiellini, Bonucci e Locatelli). Nessuno quindi come la Roma. E soprattutto in ruoli così fondamentali: centrale difensivo, regista, trequartista e seconda punta. Non è nemmeno una questione di modulo: perché i 4 giocavano nel 4-2-3-1 e lo fanno ora nel 3-4-1-2. A conferma che di loro Mou non può fare a meno. Quando l’asticella si alza, i 4 sono in campo. Lo saranno oggi e anche nel derby, a patto che Pellegrini e Nicolò non rimedino un cartellino giallo.

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