PEROTTI: “Fidatevi di Monchi, farà una grande Roma. Instagram? Radja scherzava. Con...

PEROTTI: “Fidatevi di Monchi, farà una grande Roma. Instagram? Radja scherzava. Con Di Francesco faremo un calcio offensivo. La 10? Sarà sempre di Totti” (VIDEO FOTO)

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PINZOLO CONFERENZA STAMPA – Dopo Gonalons e Karsdorp, è Diego Perotti a parlare in conferenza stampa, al termine della seduta d’allenamento mattutina.

Ti abbiamo visto partire subito forte. Così si costruiscono le stagioni vincenti?
“Si stiamo lavorando molto bene, il mister è stato chiaro su quello che vuole, stiamo lavorando al 100% insieme ai nuovi preparatori perchè sarà una stagione dura e molto lunga”

Complimenti per la tua forma fisica. Ti trovi a tuo agio sui nuovi schemi?
“Si è vero, lui mi chiede di non essere sempre aperto, ci devo lavorare tanto, a me piace prendere palla, fare uno contro uno, lui mi chiede di essere più dentro al gioco, di prendere palla tra le linee, di essere più vicino all’attaccante, certamente mi farà crescere questo lavoro e darò ancora di più alla squadra”

Trovi delle similitudini e delle differenze sul piano tattico tra Spalletti e Di Francesco?
“E’ un po’ presto per fare un’analisi, però fino adesso quello che ho vissuto e visto si tratta di allenamenti molto duri, lui chiede intensità, grande velocità d’esecuzione, vuole un gioco offensivo, giocare il pallone in verticale, giocare con gli esterni alti. Lo abbiamo fatto all’inizio anche con Spalletti, poi meno quando abbiamo cambiato modulo, ma sull’intensità dell’allenamento siamo sullo stesso livello”

Ceduti tanti big, tu che conosci bene Monchi, secondo te cosa può portare in più rispetto a Sabatini?
“Si lo conosco molto bene, a Siviglia ha fatto acquisti incredibili, ha preso giocatori non proprio conosciuti e lì sono diventati importanti, poi rivendendoli a prezzi importanti. Ho molta fiducia in lui, so che Roma è diversa da Siviglia, ci si aspetta tanto, ha bisogno di quel tempo giusto per costruire una rosa completa e competitiva, una Roma importante per questa stagione. Dobbiamo avere una rosa forte, ho molta fiducia in Monchi, farà degli acquisti giusti e importanti”

Alla notizia dell’ufficialità della cessione di Rudiger, alcuni tuoi compagni sui social si sono espressi in termini di perplessità sulle partenze. Sei preoccupato?
“Tutti conosciamo Radja, voi da più tempo di me, sappiamo che uno che scherza, non possiamo fare drammi su tutto. Sono scherzi che facciamo tra di noi, magari sbagliamo a farlo pubblicamente, ma restano scherzi. So cosa Monchi è in grado di fare, deve avere il suo tempo, ma alla chiusura del mercato manca tanto, farà una squadra forte, perchè giocheremo anche la Champions, la farà statene certi. Noi siamo tranquilli, perchè abbiamo già giocatori forti, sono andati via grandi giocatori, ma sono già arrivati calciatori come Karsdorp e Gonalons”

Il tuo gol a Genoa il più importante, ti sei reso conto che quel gol sposta tanto per il futuro della Roma? Sei stato l’acquisto più difficile di Monchi?
“Sono consapevole cosa significhi arrivare in Champions per una squadra, mi accadde anche al Siviglia, segnando un gol decisivo e arrivammo terzi, so quanto sia importante per la società, non solo per gli introiti ma anche per il prestigio di tutti. Abbiamo fatto una stagione positiva, potevamo vincere la Coppa Italia, arrivare in fondo in Europa League, eravamo forti per farlo, purtroppo siamo caduti in un paio di partite. Alla fine abbiamo fatto un finale di stagione vincendo contro Milan, Juve e Genoa, conquistando la Champions diretta. Monchi su di me scherzava, mi ha preso dalla Serie C dell’Argentina, sono arrivato in Primavera a Siviglia poi ho esordito, penso sia stata una battuta del direttore”

Cosa manca per colmare il gap con la Juve? Ti stimola la concorrenza con El Shaarawy?
“Ci stiamo avvicinando piano piano, nei primi miei sei mesi abbiamo finito 10-15 punti indietro, l’anno scorso solo 4. Penso che quelle partite che sembrano più facili, con squadre che si difendono bene, in alcuni casi ci sono costate punti importanti. La Juve in queste gare fa la differenza con le altre, vince anche partite sporche. Vincono 1-0, con poca differenza di gol, noi invece abbiamo perso punti a Cagliari, a Empoli, quelle partite sono i punti che ti mancano. Ti costano uno Scudetto. Con Stephan abbiamo un bel rapporto, anche se giochiamo nella stessa posizione, lui ha fatto un finale di stagione bellissimo, è andato in Nazionale, sia per lui che per me questa competizione è positiva, non ti puoi rilassare, sai che se fai male c’è un compagno dietro che può comunque giocare al tuo posto”

Sei rimasto deluso della convocazione dell’ex Ct dell’Argentina. Con Sampaoli avrà un’altra considerazione?
“Il Mondiale è un grande stimolo, ma sono 6 anni che non vado in Nazionale, credo sia difficile. Chiaramente col nuovo allenatore la speranza torna, io prima devo lavorare bene per la Roma, se farò una buona stagione, allora avrò più possibilità, ma non ho la stessa speranza che avevo due-tre anni fa”

Sei arrivato ed eri un titolarissimo, poi lo scorso anno hai giocato di meno. Cosa è successo?
“Io penso che nei primi 6 mesi della scorsa stagione ho giocato quasi sempre, poi dopo Natale abbiamo giocato col Genoa e mi sono fatto male, da lì abbiamo cambiato modulo, con un giocatore in meno in attacco e la verità è che con Radja più avanti ha fatto tanti gol e tante partite strepitose. Sono entrato spesso, ero il primo o il secondo cambio, fa piacere a tutti giocare titolare, ma penso che ognuno di noi debba pensare prima alla squadra, sia che gioco 90 minuti sia 10 devo fare bene, ogni volta che sono entrato l’ho fatto bene. Adesso con il nuovo mister dobbiamo tutti dimostrare se siamo capaci di essere titolari per una squadra così forte come la Roma”

E’ il rigorista della Roma, lo sarà anche il prossimo anno?
“La verità è che non sono io il rigorista, la prima partita che ho calciato con l’Udinese ho chiesto se potevo calciare, lo abbiamo deciso sul momento, è successo che Edin li abbia tirati, anche De Rossi, abbiamo una squadra molto capace di fare bene dal dischetto, a me piace fare gol, piace calciare, fino ad adesso è andata bene, speriamo si continui così”

Hai mai pensato di indossare la maglia numero 10 della Roma?
“Non mi chiamo Diego per Maradona, non è stato così secondo i miei genitori. Certamente mi piacerebbe indossare quella maglia, è un numero che amo tanto come i calciatori che l’hanno indossata. Qui alla Roma quella maglia sarà sempre di Francesco, non penso che qualcuno la indosserà, sarebbe un grande onore, ma non l’ho chiesto, perchè sarebbe una mancanza di rispetto”

La concorrenza con le altre big che si stanno rinforzando?
“Noi dobbiamo puntare a tutte le competizioni, non possiamo scartarne nessuna a priori. Sarà una bella stagione, dura, difficile ma che ogni giocatore vorrebbe giocare. E’ giusto che gli altri si rinforzino, penso che il prossimo anno sarà un campionato più bello, come quando guardavo da piccolo il calcio italiano”

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