PINTO: “Soddisfatto del mercato, a settembre la Roma sarà più forte. Presi...

PINTO: “Soddisfatto del mercato, a settembre la Roma sarà più forte. Presi subito due calciatori utili, gli altri nomi erano bugie. Diawara non ci ha bloccati. Zaniolo resta al 100%? Nessuno può assicurarlo”

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Conferenza Stampa : Josè Mourinho e Bryan Cristante

CONFERENZA STAMPA – Il General Manager giallorosso ha parlato in sala stampa per spiegare le logiche del mercato invernale svolto dal club giallorosso:

Un titolo al mercato giallorosso? Un retroscena che non è uscito? Quale è stata l’offerta più alta che ti hanno fatto per un giocatore della Roma?
“Come ho sempre detto, mi fa piacere fare questa conferenza perchè non sono uno che parla tanto ed è sempre un’opportunità per chiarire. Impariamo tutti i giorni, l’ultima volta che ho parlato mi chiesero di dare un voto e ho imparato che non devo più dirlo, perchè sono stato mal interpretato, lascio a voi i titoli per domani e le pagelle. Sulle offerte preferisco non parlarne, sappiamo che il calcio è molto dinamico, ma ci sono giocatori con più rendimento che hanno più grandi offerte. La cosa più importante è che nelle ultime tre finestre di mercato siamo riusciti a trattenere i migliori, sui numeri preferisco non parlare. Sono soddisfatto che i giocatori migliori siano rimasti qui. Il mercato è sempre pieno di retroscena, tante volte capiterà in futuro di parlare dei retroscena, qua in Italia è anche per me un momento per imparare, la passione con cui i club, gli agenti e i dirigenti vivono il mercato, gli ultimi giorni di mercato mi colpiscono, cerco sempre di essere metodico, un giorno racconteremo delle storie”

Tra i pilastri della Roma c’è anche Zaniolo? Sarà uno dei primi con cui intavolerete un incontro?
“Mi ricordo che una settimana dopo il termine dello scorso mercato, la conversazione era la stessa, c’erano 6-7 giocatori da rinnovare. Adesso è il momento del collettivo, dobbiamo concentrarci sui risultati della squadra, dobbiamo aiutare il mister e la squadra a farlo, portare a casa i risultati che vogliamo raggiungere. A suo tempo parleremo di tutto, ma adesso non è il momento di parlare del mercato estivo e dei rinnovi, questa famiglia ora deve lottare sulle tre competizioni perchè abbiamo ancora possibilità di fare una grande stagione”

Disse che avrebbe fatto una squadra degna di Mourinho, questo mercato di gennaio ha accorciato le distanze dalla Champions?
“Sì, in tutte le finestre di mercato il principale obiettivo di mercato è diventare la squadra più forte, con grande umiltà riconosco che il mister ha detto che abbiamo portato a casa subito due giocatori utili per equilibrare la rosa e mandare a giocare dei ragazzi che avevano poco spazio. A gennaio il mercato è particolare, si fonda sulla necessità di capire cosa va migliorato e trovare giocatori pronti. Alla fine di novembre, inizio dicembre, abbiamo fatto un lavoro importante con la proprietà, gli scout e il mister per capire dove dovevamo rinforzarci, abbiamo rintracciato due profili pronti e li abbiamo presi con velocità e la squadra è subito migliorata, come ha riconosciuto anche il mister”

C’è la voglia di riscattare Oliveira e Maitland?
“Vedremo più avanti come ho detto prima”

Ha chiuso due colpi senza liquidità, come pensa la Roma di risolvere questo problema in vista della prossima sessione? Ci sarà la voglia di cedere anche qualche titolare e comprare giocatori più forti? O continuerete a seguire la linea attuale?
“Credo che una delle cose più belle di questo progetto è il modo allineato in cui lavoriamo: la proprietà è sempre presente e mi accompagna in tutto il lavoro, Mourinho uno dei migliori allenatori al mondo, il nostro direttore d’orchestra su cui abbiamo riposto tante speranze e responsabilità e il nostro lavoro complessivo dove uniamo la parte finanziaria e calcistica. Non ho paura del futuro, stiamo lavorando su tutti i settori per rendere la Roma ancora più forte. Nei prossimi 2-3 mesi stabiliremo con Dan e Ryan un piano, insieme al mister e ho una certezza: a settembre saremo qua e saremo più forti di adesso”

Ma la vostra politica cambierà?
“La tua domanda è interessante perchè riflette quello che è il calcio, noi dobbiamo fare delle scelte per migliorare la squadra, comprare e vendere. Tante volte si possono fare entrambe le cose, noi vogliamo costruire per vincere, per diventare più forti e lo faremo, al di là della metodologia”

Si dà un voto più alto per il mercato in entrata o più in uscita?
“Non do voti, penso che nelle entrate siamo stati veloci nell’identificare quello che potevamo fare, siamo stati pratici nel scegliere i profili giusti rispetto alle nostre condizioni e gli obiettivi sono stati centrati. Nelle uscite, quando i giocatori non giocano abbiamo tre obiettivi: far diventare la squadra più coesa e più compatta, magari con meno giocatori, cercare il progetto giusto per chi gioca meno e fare un bilancio tra ciò che spendiamo e ciò che incassiamo o risparmiamo. Sulle uscite forse un altro giocatore poteva uscire, ma siamo soddisfatti”

Diawara ha bloccato il mercato? Chi è stato più vicino tra Kamara, Grillitsch, Zakaria, Nandez?
“Diawara non ha bloccato niente, quello che è successo con lui è che il calcio a volte è come il matrimonio, se non c’è voglia da tutte le parti le cose non si fanno, ma non è vero che un terzo acquisto non sia arrivato perchè Diawara non è andato via. Poi vi chiedo scusa, ci sono delle cose che non capisco: noi al 12 di gennaio abbiamo portato Sergio Oliveira, dopo di che io, il mister, l’ufficio stampa abbiamo detto che il mercato era sostanzialmente chiuso. Chiaramente noi non possiamo dire 100% chiuso, perchè in 15 giorni può succedere qualcosa e dobbiamo reagire, io il 1 agosto non pensavo di acquistare Tammy Abraham, ma c’è stata la necessità. Abbiamo detto che con Oliveira il mercato fosse sostanzialmente chiuso, dopo di che qualcuno di voi ha cominciato ad elencare nomi come Xhaka, Moutinho che addirittura è stato uno scherzo dei social media che è diventato notizia sui giornali. Qualcuno di voi si lamenta del fatto che Tiago Pinto non parla, che non risponde ai giornalisti, abbiamo trovato una strategia per dire se c’è o no qualcosa di vero. Anche Kamara, sono tutte bugie. Un giorno spiegherò il dossier Kamara, ora non posso farlo, poi quando vedrete il futuro capirete. Non voglio essere arrogante, voglio condividere il mio pensiero con voi, ma mi dispiace che con questi ragazzi non abbiamo avuto nessuna trattativa e qualcuno parla di obiettivi sfumati. Mai detto che c’erano queste trattative, su questo non posso fare niente”

Zakaria? Ha rifiutato?
“Su questo è diverso, non ho incluso Zakaria negli altri nomi, dimostra che dico la verità. Quando cerchi di prendere un calciatore ci sono tanti fattori che influenzano la decisione, non solo il rapporto col club, c’è il calciatore, il contratto. Non commento il fatto che sia andato alla Juventus, è vero che è un giocatore che il nostro scouting seguiva. Magari il direttore sportivo è scarso, ma lo scouting lavora bene”

Siete preoccupati sul diritto di recompra su Abraham?
“No, esiste questo diritto ma a partire dal 2023. Sono felice che stia giocando bene, ma come il mister ha detto anche lui può fare meglio, diventare ancora più forte individualmente e collettivamente, ma il primo anno in Italia per un attaccante è difficile e sta facendo bene, non mi preoccupa il diritto di recompra del Chelsea”

La Roma si è rinforzata, ma c’è una squadra come la Juve che si è stra-rinforzata, un avversario ora più pericoloso nella rincorsa al 4 posto? Fate meno attenzione agli algoritmi e lavorate più con il mister in questa fase rispetto a quando siete arrivati?
“Io mi concentro sul mio lavoro e la Roma, non su quello che fanno gli altri. Penso al nostro mercato, alle nostre necessità e strategie. Chiaramente non giochiamo da soli, siamo attenti a quello che fanno gli altri, ma non perdo tempo a seguire quello che fanno gli altri. Sull’algoritmo, ora che ho più fiducia di voi e voi avete fiducia in me, non capisco dove è andato a finire questo tema dell’algoritmo, credo che ora se ne parli pure al Genoa. Oggi nel calcio abbiamo un rischio molto grande: prendere un calciatore sbagliato. Spendere soldi e poi non avere una resa. Quello che facciamo con lo staff, lo scouting, con il match analyst, con il mister, è prendere tante informazioni e ridurre il rischio. Ma non abbiamo mai preso un giocatore per l’algoritmo. Quando sono arrivato ho preso El Shaarawy, non serve l’algoritmo, piuttosto che Rui Patricio. Su Reynolds è una scelta sbagliata di un direttore sportivo, si può dire questo, ma non è un algoritmo. Non esiste un computer che ti dice in assoluto prendi questo o quello e tu lo fai, ma oggi i DATA sono importanti, anche per il lavoro di Mourinho, ci sono strumentazioni, GPS, dati, che servono per il lavoro quotidiano. Ma non esiste che qui prendiamo giocatori e allenatori in base all’algoritmo e se le cose, in assoluto vanno male, è colpa mia”

In Portogallo ha lavorato per una squadra che già da sola era un biglietto da visita. Il colpo principale è stato Vlahovic che la Juve si è ripagata con le cessioni di due giocatori. Sicuramente nel mercato aiuta avere contatti diretti. La Roma in questo senso come è messa? E’ una società che in un ambito di mercato trova porte aperte o alcune aperte altre chiuse. Lavorare per la Roma è più difficile?
“No, è diverso. Lavorare in Portogallo e in Italia è diverso, lavorare alla Roma o al Benfica è diverso. Gli esempi che tu hai fatto, ti posso fare esempi diversi senza parlare degli altri. Quando sono arrivato qui Pau Lopez era in panchina, giocava Mirante. Aveva forse valore di mercato azzerato, poi ha giocato e si è infortunato. Ho bussato alla porta del Marsiglia, dove ho un buon rapporto con Longoria e sei mesi dopo abbiamo ceduto un giocatore per 12 milioni. Under ha fatto 200 minuti in Premier, con l’ingaggio che ha, abbiamo trovato altri 8 milioni. Coric e Bianda stanno giocando, Kluivert sta facendo bene a Nizza. I soldi arrivano dopo, non capisco quello che tu vuoi dire sui rapporti, parlo con tutti i club, mi riconoscono il fatto di privilegiare i rapporti con i club anche attraverso gli agenti, per cui se non aprono la porta a me la aprono alla Roma che è una realtà importante”

Può garantire che Zaniolo giocherà nella Roma il prossimo anno?
“Non posso io e nessun altro può”

Ascoltando Mourinho è sembrato che ci fosse l’esigenza di un regista. Come mai non è arrivato il regista? E’ un obiettivo per il prossimo mercato?
“Se non sbaglio Mourinho ha detto testualmente il mercato non è chiuso ma non mi aspetto più nessuno. Il mercato estivo è molto lontano, quello che dobbiamo fare ora è pensare al campo, perchè quando finisce il mercato è come se iniziasse una nuova stagione. Questo è il momento di migliorare gli strumenti, l’organizzazione musicale, avendo portato due musicisti in più, per dare alla gente la sinfonia che merita. Poi lavoreremo sul mercato estivo per rendere la Roma più forte”

La pandemia ha messo in crisi il calcio, a gennaio però commentiamo il mercato di gennaio più ricco di sempre? Se lo aspettava visto che si denunciava carenze di liquidità?
“E’ vero che ci sono state trattative onerose, ma è anche vero che sono state molto circoscritte. Oltre al tema economico c’è anche quello sportivo. Dopo il Covid stiamo imparando a vivere col virus. In Inghilterra il pubblico non si è fermato più e aspettiamo che il mercato riparta. Non ti posso dire che qualcosa mi ha sorpreso perchè sorprese ce ne sono sempre. Nelle prossime finestre di mercato torneremo un po’ alla normalità. Secondo me non tornerà mai a 3-4 anni fa quando ci sono stati Neymar, Courinho, Dembele. Oggi siamo tutti un po’ equilibrati”

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