Garcia: “L’obiettivo è qualificarci per la Champions. Ho scelto io di cambiare...

Garcia: “L’obiettivo è qualificarci per la Champions. Ho scelto io di cambiare lo staff atletico. Mercato? Lavoriamo su tre ruoli, ma non c’è fretta” (VIDEO FOTO)

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Oggi in conferenza stampa a Pinzolo è il turno del mister Rudi Garcia, che risponderà alle domande dei giornalisti presenti.

La cornice qui è splendida, il tempo è migliorato e domani c’è il primo test. Chi scende in campo?
“I primi due giorni faceva tanto caldo, ora siam tornati alla norma e siamo contenti. Anche per i tifosi è un’occasione per stare vicini. L’ho detto anche ieri a un Roma Club che se fosse possibile accoglierei tutti questi tifosi anche a Trigoria. Ne approfitto per ringraziare chi mette i nostri uomini nelle migliori condizioni”

Ogni anno è un nuovo inizio. Si aspettava quest’entusiasmo?
“Si, la realtà è molto bella. Vedo i nostri tifosi entusiasti, ma soprattutto tante famiglie con i loro bambini. Siamo tutti stati bambini che provavano gioia nel vedere i loro idoli e non bisogna dimenticarlo”

È tornato Romagnoli dal prestito. Lo considera un punto fermo di questa Roma?
“Tutti i giocatori che sono qui, e anche i nazionali che verranno dopo, sono per me importanti. Anche i giovani, abbiamo 24 ore su 24 per osservarli sia dentro che fuori il campo. Ogni giovane che è arrivato con la prima squadra si è sempre dimostrato educato, serio e pronto a sentire i nostri consigli. È segno che nella Primavera le cose funzionano benissimo”

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Prima di Roma-Palermo lei ha detto “qui bisogna vendere prima di comprare”. Nel frattempo le altre squadre si sono rafforzate, e a Roma è passata l’onda di contentezza per le cessioni. I tifosi che sono qui sembra che non vedono l’ora che alcuni se ne vadano. Come lo spiega?
“Non è così, io ho detto che la squadra è la stessa, più l’arrivo di Iago Falque. A questo proposito ho conosciuto un ragazzo umile, di grandi valori e soprattutto mi sta dimostrando di avere delle qualità importanti. Sul mercato sappiamo che è così, c’è chi arriva e chi parte. Si lavora sempre in sintonia con gli altri e con il presidente. Ovviamente arriveranno altri giocatori, cerchiamo anche di migliorare le strutture. Non bisogna andare in fretta, ma vi posso assicurare che avremo una squadra competitiva. Cerchiamo tre ruoli precisi, ma preferiamo andare con calma”

Subito dopo le sue parole, Pallotta ci disse che il problema dell’anno scorso è stata la preparazione atletica. Basta allontanare Rongoni per risolvere il problema o ci sono state altre cause?
“Noi ci sentiamo sempre con il presidente e con tutti gli uomini dirigenziali. Avevo già parlato a gennaio con Pallotta per migliorare non solo le strutture, ma tutto lo staff a mio disposizione. Questo non vuol dire che chi era con noi lo scorso anno non era buono, altrimenti non saremmo arrivati secondi. Speriamo quest’anno di avere meno infortuni. A differenza degli altri anni questa volta non ci saranno Mondiali, né Coppa d’Africa e le cose andranno meglio”

Lei doveva incontrarsi a Londra con il presidente e poi non c’è più andato. Come mai? Ha pensato mai di andarsene?
“Io sono sereno, né più debole né più forte di prima. Ognuno lavora con il suo ruolo preciso, e il mio è portare i giocatori ai migliori risultati. Abbiamo 7 settimane per lavorare, alcune amichevoli, le tournéé. Avremo 4 settimane dopo l’Australia per preparare la prima giornata e le gare di Champions”

Come si sta trovando a lavorare con Norman? Quando ci sarà la parte atletica dirigerà lui e lei si occuperà della parte tattica?
“Come l’anno scorso bisogna dare le responsabilità a chi compete. Conoscevo Lippie, e ho scoperto Darcy, e dà delle certezze. È intelligente a spiegare ai giocatori quello che stanno facendo. Se sono al top a livello fisico possono mettere in campo tutto il potenziale a livello tecnico e tattico. Abbiamo accolto anche il nuovo dottore, perché quando si arriva in una nuova famiglia è importante sentirsi a casa. Abbiamo tolto il preparatore fisico al presidente, e speriamo a fine anno di vederlo vincente ma con qualche chilo in più. Ripeto che le richieste dei miglioramenti sono state mie”

Nonostante la Roma sia stata la seconda miglior difesa, in qualche partita la squadra non era organizzata bene. Sacchi disse che con l’organizzazione difensiva dell’Empoli probabilmente sarebbe arrivata davanti alla Juve. Che ne pensa?
“I numeri sono interessanti, ma bisogna vedere altro. L’anno scorso abbiamo cambiato 4 difensori spesso, e siamo arrivati secondi. Questo vuol dire che non ci sono solo i difensori, ma tutti danno una mano per non subire gol. Siamo stati poco efficaci in zona gol. La mia idea di gioco è la stessa; se giochiamo bene abbiamo più chance di vincere. Nella seconda parte non ci siamo riusciti, ho cambiato anche l’atteggiamento della squadra, aspettavamo l’avversario per poi colpire. Ma questo dipende anche dagli uomini a disposizione. Ciò che conta è il risultato finale. Quello che mi auguro è di tornare a vedere un calcio offensivo, spettacolare, perché c’è anche il pubblico che paga un biglietto e si merita di vedere uno spettacolo”

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Lei pensa di aver sbagliato quando parlò del gap in aumento con la Juve? Pensa di fare meglio quest’anno?
“Noi siamo in fase di crescita, e lavoriamo per questo. Quest’anno l’obiettivo sarà qualificarci per la terza volta di seguito in Champions. Saremo ancora outsider, la Juve sarà favorita, ma noi, come sempre abbiamo fatto, cercheremo di dare fastidio. Le ambizioni sono differenti, sono senza limiti. Ho sempre detto che voglio vincere un trofeo con la Roma. Nei primi due anni per diverse ragioni non ci siamo riusciti. Se il favorito molla, noi dobbiamo essere lì. Forse servirà una stagione perfetta, ma anche gli altri devono mollare un po’. Se ho sbagliato? Chi lavora qualcosa sbaglia. L’obiettivo è sbagliare il meno possibile”.

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