Piris a Roma Channel: “Orgoglioso di essere il primo paraguaiano nella storia...

Piris a Roma Channel: “Orgoglioso di essere il primo paraguaiano nella storia della Roma. All’inizio è stato difficile, ma adesso spero di restare qui un altro anno

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PIRISDi seguito il resoconto dell’intervista rilasciata da Ivan Piris a Roma Channel, il canale televisivo tematico interamente dedicato alla Roma, andata in onda alle 18:30:

Giorni importanti. Finale di Coppa Italia raggiunta, un’iniezione di fiducia.                                                                                                                            

“Adesso stiamo bene, abbiamo fatto una bella gara a Milano”.

Come immagini il derby?  

“Sarà difficile come sempre, ma staremo ancora meglio tra un mese. Speriamo di vincere”.

Petkovic ha detto che non vuole più sentir parlare di tensioni.
“Dovrà essere una bella giornata, dove bisognerà giocare a calcio senza che i tifosi si facciano male”.

Il vostro è un gruppo molto unito.
“Facciamo gruppo, siamo bravi ragazzi e adesso vogliamo vincere quello che abbiamo davanti”.

Calendario buono ora.
“Ora abbiamo due gare in casa e affronteremo due squadra che stanno male. Dovremo fare quello che abbiamo fatto in queste ultime gare”.

Com’è cambiata la tua vita qui a Roma?
“Molto perché giocare in Europa non è facile. Credo però di aver superato la prova e io e la mia famiglia qui siamo felici”.

La tua famiglia è fondamentale.
“Quando siamo andati in tournée sono venuti anche i miei zii, i cugini che abitano in America e abbiamo passato un capodanno bellissimo”.

E’ motivo di orgoglio per te essere il primo paraguaiano nella storia della Roma?
“Sì, mi fa felice. Spero di giocare un altro anno qua”.

Quanto speri di restare?
“Molto, questa è una squadra importante. Adesso poi siamo sicuri di giocare un’altra coppa internazionale. Voglio rimanere qui”.

Che differenza c’è tra il Sudamerica e l’Europa?
“Lì si gioca più uno contro uno, qua c’è più tattica”.

Come ti sei ambientato a Roma?
“Mi sono trovato bene, c’è il mare vicino a casa mia. Nel tempo libero vado in giro. Poi qui c’è la storia, il Vaticano, il Colosseo”.

La lingua migliora?
“Penso di sì, sto migliorando”.

Tanti Sudamericani nella Roma, questo ti ha aiutato?
“Mi hanno aiutato molto. Burdisso in particolare mi ha aiutato molto, anche a trovare una casa. Parlo anche portoghese ed è più facile con tutti i brasiliani che sono qui”.

Il sogno spezzato della Coppa America dall’Uruguay che vi ha sconfitto. Cosa ti è rimasto? 
“E’ un dolore che ho ancora adesso. Abbiamo perso la finale, non abbiamo fatto una bella gara e l’Uruguay ha vinto”.

E’ meglio la difesa a tre o a quattro?
“Mi trovo meglio in quella a quattro, però mi sono trovato bene anche in quella a tre”.

Sei migliorato tanto dall’inizio. Quanto è stato difficile per te il primo periodo?
“Sapevo sarebbe stato difficile giocare qui. E’ stato difficile anche per il modo di giocare con l’altro allenatore. Per me stavamo troppo lontani. Poi ho imparato come giocare qui ed è andata meglio”.

Cosa ti aspetti dal finale di stagione?
“Vincere. È quello che voglio io, che vogliono i tifosi e che vogliamo tutti noi. Non si è mai giocata una finale contro la Lazio”.

I tuoi hobby?
“Andare al mare. Quando sono arrivato qui faceva caldo e andavo sempre”.

Un sogno nel cassetto, come un Mondiale?  

“Si, anche se adesso la nostra Nazionale non sta andando bene. Sarà difficile per Brasile 2014”.

Un messaggio ai tifosi?                                                                                                                                                                                                   

“Devono continuare ad aiutare la squadra. Noi faremo di tutto per migliorare la classifica”.

Il momento più emozionante quando entri all’Olimpico?
“Quando sento l’inno”.

Il gol ti manca?
“L’ultima volta ci ho provato. Speriamo di farlo entro la fine della stagione”.

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