Pokerissimo Roma. Florenzi e Destro stendono anche l’Hellas Verona

Pokerissimo Roma. Florenzi e Destro stendono anche l’Hellas Verona

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ROMA CAGLIARIUn bellissimo sabato. Un sabato che aspetti tutta la settimana per rinfrescarti la mente, perché dopo continui giorni dietro una scrivania d’ufficio o sopra i libri o da qualunque altra parte, ogni uomo aspetta il weekend per andare allo stadio o sedersi sul divano e vedere la partita. Per i tifosi giallorossi questa attesa sta diventando sempre più piacevole, perché ogni attesa coincide con una vittoria. Questa volta la festa è iniziata ancora prima del fischio d’inizio, perché c’era da celebrare il 38° compleanno del capitano Francesco Totti. Mille e più auguri da ogni parte del mondo per la nostra bandiera, che è un po’ come il vino, più invecchia più diventa buono (è una frase scontata, ma per il pupone bisognerebbe inventare un neologismo, che gli aggettivi per lui son finiti da un pezzo). L’Hellas però di festeggiare non ne ha voglia e Mandorlini è chiaro con i suoi fin da subito: “Compattatevi perché oggi non deve passare nessuno”; la scelta di schierare inizialmente Toni in panchina ne è la prova. Rudi Garcia fa finta di non sentire e imposta la solita chiave tattica: tanto possesso palla, che prima o poi lo spazio lo apriamo, e il gol arriva. Fatto sta che questa volta la rete non riesce ad arrivare e nella prima frazione di gioco arrivano solo due occasioni: Destro si divora un gol di testa da distanza ravvicinata, a Totti non riesce il tap in vincente a pochi centimetri dalla porta. Gli scaligeri invece provano senza troppa convinzione qualche ripartenza, producendo una sola vera occasione con De Sanctis che respinge sicuro il destro di Juanito Gomez. FLORENZI   1 ROMA VERONAFine primo tempo. I tifosi sono spaventati, “forse oggi non si vince” dicono. “Tranquilli” risponde Rudi, ci penso io. E così il tecnico francese manda indicazioni a Gervinho e Florenzi di scaldarsi. Nel giro di 10 minuti li fa entrare entrambi e la partita cambia radicalmente faccia. I giallorossi iniziano a correre, alzano il ritmo e mettono tutto il Verona alle strette, costretto alle resistenza. Ma con tutto il buon cuore che ci puoi mettere, se l’esercito che hai di fronte è troppo più forte di te, il muro che hai costruito prima o poi crollerà. E al minuto 75’ ci pensa proprio il numero 24 a far crollare definitivamente le barriere gialloblù: destro basso a fin di palo dai 25 metri e i 40mila dell’Olimpico possono finalmente esplodere di gioia. Una scena non più da libro “Cuore” come domenica scorsa, ma più da “Profondo rosso” di Dario Argento, visto il patema d’animo vissuto dai romanisti, quando il gol stentava ad arrivare. Ma la festa non è ancora finita. Destro ha troppa voglia di segnare, ci prova addirittura da 41 metri e insacca un gol fantastico, probabilmente il più bello della sua carriera. Lunga esultanza per il centravanti ex Siena, che va ad abbracciare il mister, il quale ringrazia sentitamente, perché con questo successo taglia il traguardo dei 100 punti conquistati in Serie A. Chapeaux! Ora la festa può dirsi davvero finita. L’ormai nota “stanza numero 18” funziona che è una meraviglia e i tifosi giallorossi possono tornare a casa con il sorriso, come sempre del resto da quando è iniziata questa stagione.

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