La Roma ha disputato ieri sera a due passi dal resort nell’Algarve che ospita la squadra giallorossa in questi giorni, la quinta amichevole estiva ma decisamente il primo test probante dell’era Mourinho. Dopo Montecatini, Ternana, Triestina e Debreceni, i giallorossi hanno pareggiato per 1-1 contro il Porto di Sergio Conceicao. Una squadra scorbutica, storicamente indigesta alla Roma, che soprattutto è più avanti in termini di condizione atletica perchè inizierà il campionato tra una decina di giorni.
Mourinho ha scelto una formazione molto vicina a quella titolare che – salvo infortuni – disputerà almeno la prima sfida ufficiale di Conference League in programma il prossimo 19 agosto, impostando una gara di grande sacrificio a livello difensivo. Il Porto ha avuto quasi sempre il pallino del gioco nel primo tempo, costringendo Rui Patricio ad un paio d’interventi importanti. Da segnalare le confortanti condizioni di Chris Smalling, autore di una grandissima prestazione difensiva: tra scivolate, contrasti, colpi di testa e palloni recuperati al limite dell’area, l’inglese sta mostrando segnali importanti in vista della nuova stagione. Al suo fianco un ottimo Mancini, autore della rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner battuto da Zaniolo.
Insufficienti le prove in attacco dei trequartisti e di Edin Dzeko, che ha avuto sul sinistro la palla del vantaggio poco prima della rete di Mancini. Decisamente indietro ancora Zaniolo, tanta corsa ma poca qualità per Pellegrini, qualche difficoltà sull’esterno mancino per Mkhitaryan che a metà della ripresa ha subito un bruttissimo fallo da Pepe e ha poi reagito scalciando il portoghese e scatenando una mezza rissa che si è placata solo dopo 3 minuti di accese discussioni. Tutta la Roma è scattata a difesa dell’armeno, sintomo di un carattere e di una voglia di combattere anche in test amichevoli che lo Special One sta trasferendo a tutto il gruppo. Appuntamento sabato pomeriggio contro il Siviglia degli ex Monchi e Lamela.
