Intervenuto a Radio Sportiva, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi ha voluto difendere Daniele De Rossi dalle accuse piovutegli addosso in mattinata circa un suo coinvolgimento nello scandalo scommesse appena divampato. Sotto la lente d’ingrandimento della critica (e non dei pm) sarebbe finita la rocambolesca sfida persa dalla Roma a Genova 4-3. Quella rimonta da 0-3 avrebbe insospettito tutti ma non certo patron Preziosi: “In quel caso De Rossi non giocò nemmeno, quindi ogni ipotesi sarà smentita seguendo le normali immagini, quella partita la ricordo benissimo: dallo 0-3 abbiamo fatto un miracolo, la Roma è sparita dal campo. Non voglio nemmeno commmentare una cosa del genere. E’ un misto tra superficialità e avidità di alcuni giocatori, i giocatori di categorie inferiori prendono comunque 20-30 volte in più rispetto ad un impiegato o ad un operaio. Il problema è che nel calcio ci sono tanti delinquenti”. Anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha voluto difendere De Rossi ai microfoni di Sky: “Guai a generalizzare. Se ognuno di noi viene citato in una telefonata e per questo si trova in in condizione di doversi giustificare, vuol dire che abbiamo un problema di convivenza civile. De Rossi è una colonna della Nazionale e tale rimane”. Queste invece le parole di Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, all’Adnkronos sulla vicenda: “Quella riguardante De Rossi è una non notizia. Da ciò che leggiamo sui giornali il centrocampista non è stato minimamente intaccato ed è bene lasciarlo fuori”.
