Primavera, il nuovo ciclo si è già fermato

Primavera, il nuovo ciclo si è già fermato

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alberto_de_rossi_rgGAZZETTA DELLO SPORT – F. ODDI – A fine aprile la Roma Primavera è già in vacanza. O meglio continuerà ad allenarsi, ma non si capisce in attesa di cosa: le finali scudetto le guarderanno in televisione, dopo la brutta sconfitta di sabato nel playoff di ripescaggio contro le riserve dell’Inter Primavera (i titolari stavano a Palermo con Stramaccioni), l’integrazione con la prima squadra non è che abbia raggiunto picchi da ricordare. Romagnoli coi grandi già a luglio, poi basta: Zeman non ha portato su nessun altro, Andreazzoli il brasiliano Lucca, ma senza farlo giocare mai, come se volesse togliere d’impaccio De Rossi, che ha potuto affidare le chiavi della manovra al ben più reattivo Matteo Ricci. Sabato, a Milano, ci ha messo del suo anche uno dei più positivi nel corso della stagione, il portiere Svedkauskas, che dopo aver negato all’Inter l’1-0 già al 2’, glielo ha regalato alla mezz’ora. Ma l’eliminazione ha radici ben più lontane: la Roma ha chiuso al quinto posto la regular season, l’ultima volta era capitato nel 2006-07, con una squadra fondata su due annate, ’88 e ’89, con pochissimo talento. Quella Roma non passò neanche il girone, sarebbe capitato anche quest’anno se non fosse cambiato il regolamento.

Distacchi abissali La classe ’94 giallorossa non valeva la (fortissima) classe ’93, ma era più attrezzata di quella di Lazio e Catania: poi le rivali hanno azzeccato un paio di stranieri davanti (Keita e Tounkara per i biancocelesti) chiudendo il girone al primo posto, +13 sulla Roma. Che ha preso 11 punti anche dal Palermo, che nei playoff, grazie al terzo posto, invece dell’Inter in trasferta ha trovato il Cesena in casa. Per la Roma mancare i quarti non è poi questa grande novità: è la quinta volta che accade negli ultimi 7 anni. Sorprende però l’involuzione del gruppo dei ’94, che due anni fa sfiorò la finale scudetto, negata da un ottimo Milan. E preoccupa il fatto che l’anno prossimo il ciclo andrà riaperto di nuovo, come la scorsa estate: De Rossi per tradizione gestisce la squadra alla Capello, puntando su 11 titolari ben definiti. E di questi solamente due, Somma e Ferrante, sono in età per giocare anche nella prossima stagione.

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