Prove stracittadine

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olimpico-tribuna-300x222GAZZETTA DELLO SPORT – M. CALABRESI/F.ODDI – Prima del derby dell’8 aprile, Bruno Giordano fu chiarissimo: «Farei rivivere Giorgio Chinaglia per fargli giocare il derby». Un derby che, in confronto a quello del 26 maggio, contava meno di niente. Quello in campo durerà 90 minuti, quello fuori è iniziato mercoledì. Figuriamoci se Chinaglia avesse potuto giocare la finale di Coppa Italia. Gli è stata dedicata una partita di beneficenza, che si giocherà a Ciampino il 25 aprile (incasso devoluto all’associazione Alessandro Bini), con tante vecchie glorie in campo. Le stesse che i derby li giocavano, e che una partita così non l’hanno mai vissuta. «Ne ho giocati e visti tanti, ma mai uno così— confessa Pino Wilson —. Chi diceva che è una partita come le altre è stato mandato via da una e dall’altra parte (Zeman, ndr): oltre a non esserlo, però, questo sarà fuori da ogni logica. Mi aspetto anche un atteggiamento diverso dei tifosi: meno sfottò, tutti più abbottonati per paura di perdere. Ma chi vincerà, avrà da prendere in giro per anni…».

Abbassare i toni Giordano, che più delle sconfitte cancellerebbe il derby della morte di Paparelli, lancia un appello: «Ci guarderà il mondo, la città dovrà dare un’immagine positiva. Le tifoserie colgano lo spirito sportivo, e che nessuno esca di casa col coltello». Giancarlo Oddi lo segue a ruota: «Cambiare orario sarebbe una sconfitta per i tifosi. In campo, invece, se la Lazio recupera tutti gli infortunati la Coppa la vince ».

Romanisti «Derby? Ne ho fatti pochi, mi sembra uno solo, la Lazio stava in B. Ma ricordo un gran duello con Manfredonia— dice Ciccio Graziani —, Fa bene De Rossi a considerarlo il più importante della sua carriera, certe cose capitano una volta sola». Anche Ruggiero Rizzitelli è sulla stessa lunghezza d’onda. «Ha ragione De Rossi, è normale che sia così — spiega —. Un derby in una finale di Coppa Italia, quando sono due anni che non ne vinci uno… poi c’è in palio anche questa stella per la decima Coppa. Anche se mi viene il dubbio che porti un po’ male parlarne, di questa stella. E capisco cosa possa voler dire la paura di perderlo, un derby così importante: una tragedia». Chiude il «Principe», Giuseppe Giannini. «Per la finale di Coppa Italia spero che Totti metta a segno una tripletta che significherebbe una vittoria per la Roma e per Francesco il raggiungimento dell’ennesimo record. Per quanto riguarda il derby in finale credo che raddoppierà la tensione perché ci saranno sensazioni e tensioni maggiori rispetto al solito ma sarà bello viverlo».

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