Quando Vucinic stregò DiBenedetto “matando” l’Inter

Quando Vucinic stregò DiBenedetto “matando” l’Inter

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GAZZETTA DELLO SPORT (A. PUGLIESE) – Un giorno di quasi otto mesi fa era stato capace di far innamorare Thomas DiBenedetto della Roma. Un volo d’angelo in pieno recupero, con Lucio, Chivu e Maicon a guardarsi increduli e Julio Cesar a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Quel giorno Mirko Vucinic scaricò tutta la sua rabbia con una serie di calci infiniti ai cartelloni pubblicitari, ma dentro quella rabbia c’era anche tanto amore, come quello raccolto nel gesto (subito dopo) del pancione per il figlio Aleksandar, nato il 2 novembre. Domani, chissà, di cartelloni pubblicitari ne prenderebbe ancora a calci parecchi, anche se al Mezza non ci sarà la curva Sud a coccolarlo. L’Inter, però, è da sempre un intreccio strano nel destino dell’attaccante montenegrino, tra gol e interessamenti (di mercato). «Ma Mirko è tranquillo, non c’è nessun problema — ha assicurato ieri il suo agente Alessandro Lucci— Una sua cessione a giugno? No, lui resta alla Roma» .

Fiducia L’Inter può mettersi l’anima in pace, quindi. Almeno per ora. Poi in estate può succedere di tutto, anche se è difficile che la nuova dirigenza si privi di uno del valore di Mirko. Sarà proprio per quel gol che fece scoppiare la scintilla d’amore nel nuovo patron Usa. O sarà perché, nonostante i tanti gol (decisivi) falliti nell’ultimo mese, la qualità e l’imprevedibilità di Vucinic sono difficili da trovare sul mercato. Così, Vucinic (che ieri ha saltato l’allenamento per affaticamento, «ma non penso sia importante un allenamento in più o in meno a questo punto della stagione» , ha detto Montella) oggi va a caccia di una giornata che sa di rivincita. Lui e Borriello insieme, per ribaltare quell’ 1-0 subito all’Olimpico e centrare la finale di coppa Italia. «Io ci credo, sono credente del resto» , scherza Borriello alla stazione Termini, poco prima di partire per Milano. E chissà che stasera non sia veramente la loro serata.

Incroci Che quello di Vucinic non sia un momento d’oro, però, è una notizia che è arrivata fino a casa sua, in Montenegro. Ed infatti sabato scorso all’Olimpico si è affacciato anche Zlatko Kranjcar, c. t. montenegrino, proprio per buttare un occhio su Mirko in vista dei prossimi impegni per le qualificazioni europee. Ma Zlatko è anche il papà di Niko Kranjcar, il trequartista croato (26 anni) del Tottenham che piace alla Roma. «È un grande giocatore, a cui piacerebbe un’esperienza in Italia o in Spagna — dice il suo agente Alian Aljai— Vuole giocare, perché ha paura di perdere la nazionale, a cui tiene tantissimo. Ma il suo destino è nelle mani del Tottenham, con cui ha un contratto fino al 2013 e con cui parleremo a fine stagione» . Il futuro d. s. giallorosso Walter Sabatini si sarebbe già mosso, parlando proprio con papà Zlatko e puntando sulle poche opportunità offerte quest’anno a Niko da Redknapp. E chissà che una buona parola non ce la possa mettere anche Mirko Vucinic. Dopo Milano, chiaramente. Prima, c’è una finale da conquistare.

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